“Basta con gli stipendifici”

20 marzo 2012 | 19:56
Share0
“Basta con gli stipendifici”

Rossella Brenna responsabile donne Pd della Basilicata. 35 anni, sposata è madre di un bimbo. Laureata in Geologia. Imprenditrice, lavora nell’azienda di famiglia. Vive a Rionero in Vulture

“Cambieremo la legge elettorale a tutti i costi”. Rossella Brenna reduce dalla Conferenza delle Donne del Partito Democratico (svoltasi a Napoli il 17 e 18 di febbraio ndr) non ne fa una questione di genere e basta. Correggere la legge attuale significa non solo ridare all’elettore la possibilità di scegliere i propri rappresentanti politici, ma garantire un’equilibrata presenza di generi. In soldoni: più spazio alle donne. “Non perché donne- precisa Brenna-ma per le loro competenze, professionalità e meriti”. Ed è su questa rotta che navigano le donne del Pd lucano con in testa appunto l’imprenditrice 35enne di Rionero. La “sua carovana” sta girando la Basilicata, “nei piccoli centri- dice- stiamo trovando donne preparate e competenti, che guardano di buon occhio alle iniziative messe in campo da altre donne”. E’ ottimista riguardo al futuro com’è tipico dei giovani.

Allora, che fanno le donne del Pd lucano mentre la Basilicata si impoverisce ogni giorno di più?

Facciamo proposte politiche, lavoriamo alla legge elettorale regionale, stiamo lavorando su un nuovo modello di welfare regionale

E cioè?

Politiche sociali più efficaci, ma anche fruibili da tutti. Come conferenza delle donne vogliamo la modifica della legge elettorale regionale. Più equilibrio di genere. La otterremo a tutti i costi.

Sul welfare, invece?

Dobbiamo sviluppare un sistema integrato di servizi per rendere il sistema efficiente con politiche efficaci. Servizi per l’infanzia, per esempio. Formazione ed educazione dei bambini da 0 a 6 anni considerando la scelta del nido come un servizio educativo e non a domanda individuale. Considerando che il tema della prima infanzia è elemento fondamentale per garantire in una società moderna le istanze delle famiglie e delle donne soprattutto con la promozione di servizi dedicati come gli asili nido. Questo prevede un’estensione e il rafforzamento della rete dei servizi per l’infanzia che, come abbiamo visto dai dati presentati da Daniela Bucci, sono assolutamente insufficienti. Servizi sociali erogati dai Comuni in forma singola ed associata. Occorre ripristinare il Fondo nazionale delle Politiche Sociali ed i Fondi Sociali, che a causa dei pesanti tagli hanno visto ridotto al limite dell’erogabilità dei servizi stessi. Questo è indispensabile per affrontare il tema della non autosufficienza e della disabilità che sta diventando sempre più un’emergenza. Centri antiviolenza donne e minori. Bisogna garantire la prevenzione e l’accompagnamento al reinserimento nel tessuto sociale delle vittime della violenza con formazione ed aggiornamento delle professionalità. Messa a rete di tutti i soggetti che possono intervenire a sostegno. Forze dell’ordine, operatori sociosanitari, operatori sanitari, Tribunale dei minori. Riconoscimento e sostegno al ruolo dei Centri che, in particolare nel Mezzogiorno e in Basilicata stanno chiudendo per mancanza di risorse economiche.

Lo sviluppo della Basilicata visto dalle donne del Pd 

Le piccole imprese sono l’ossatura dello sviluppo. Oggi queste imprese vivono malissimo. Il problema della Basilicata sono le infrastrutture e i servizi alle imprese. Occorrono centri di ricerca a supporto alla produzione. Bisogna smetterla con gli stipendifici.

Scusi, ma è da oltre vent’anni che governano sempre gli stessi partiti, compreso il suo, sotto diverse forme 

Il Partito democratico è una vera forza riformista.

Si, ma in Basilicata la classe politica di cui il Pd rappresenta la forza trainante qualche responsabilità ce l’avrà?

Il problema è che nel Pd comandano gli uomini

E gli uomini per quanto tempo continueranno a comandare?

Fino a quando finiranno le gelosie e le invidie tra le donne. Ma non è solo un problema di uomini e donne è un problema di idee e progetti.

La sua idea qual è?

C’è bisogno di una autodeterminazione dei giovani. C’è bisogno di sostenere le piccole imprese. C’è bisogno di gestire meglio le risorse. Di gestire meglio la formazione.

L’Apofil per esempio

L’Apofil, così com’è, non serve. Va cambiata, rigenerata, modificata.

Lo dicono tutti ma nessuno lo fa

C’è un problema di salvaguardia dei posti di lavoro, ma è evidente che occorre un cambiamento.

Lei ha detto che è contraria agli stipendifici. L’Apofil non è uno stipendificio? 

Gli errori del passato non possono ricadere sui lavoratori

Perchè secondo lei c’è stato un cambio di assessori nella Giunta De Filippo? 

Le dico con molta franchezza che non condivido questo continuo cambio di assessori da parte nella Giunta regionale. Non serve e danneggia tutti. Rosa Gentile, per esempio, è stata un buon assessore, ma poi prevalgono esigenze interne ai partiti.

Veniamo ai giovani e alla mancanza di lavoro. Il presidente De Filippo dice che ci sono 40mila posti di lavoro in Basilicata che i giovani lucani non vogliono occupare. E’ così secondo lei? 

Credo che abbia ragione. I giovani lucani si devono decidere. Manca la volontà di lavorare. La devono smettere di pensare al lavoro inteso come pubblico impiego. Devono avere il coraggio di autodeterminarsi. Altrimenti continueranno a fuggire verso altre regioni.

Quelli che restano? 

Io ho deciso di rimanere. Di mettermi in gioco nella mia terra, tra mille difficoltà.

Lei è giovane, perchè non riesce a criticare il vecchio potere che tiene in ostaggio la Basilicata?

Credo che non sia una questione anagrafica

Però il potere ce l’hanno sempre gli uomini, e anche vecchi

Le cose cambieranno.

Tutti dicono che le cose cambieranno ma la situazione oggi è quella che è

Io faccio politica da pochi anni. Datemi il tempo di fare. E poi magari ci rivediamo attorno a questo tavolo e ne riparliamo.

Si dice pronta a dar battaglia però non ha coraggio di criticare il suo partito e gli uomini che lo dirigono.

Non ho tutti gli elementi per dire cosa è giusto e cosa non lo è. Però certo le cose dovranno cambiare. Ripeto, come donne del Pd lottiamo per la modifica della legge elettorale. A tutti i costi. Ce la faremo e le cose cambieranno.

Auguri Rossella! 

Grazie