Al Sud si vive meno e peggio

13 marzo 2012 | 19:11
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Al Sud si vive meno e peggio

Allarmanti i dati emersi dal convegno sul cancro organizzato dall’Istituto Pascale di Napoli. Nelle regioni meridionali la sopravvivenza alle gravi malattie è minore rispetto a quelle del Nord

È un quadro decisamente allarmante quello emerso oggi al convegno sul cancro organizzato dall’istituto per la ricerca e la lotta contro i tumori Pascale di Napoli. Impietosi i numeri presentati dai relatori che mettono in luce come negli ultimi due decenni sia cresciuto il divario tra Nord e Sud per fattori di rischio, per qualità della salute e qualità delle cure. Sono più di 12 mila i morti all’anno per tumore in Campania, 21 mila i nuovi casi e 110 mila i ricoveri di cui il 10% fuori regione. Malattie che costano al sistema sanitario regionale la bellezza di 326 milioni di euro all’anno e che confermano come come si stia invertendo quel trend che voleva una maggiore incidenza di tumori nelle regioni del Nord industrializzato.

Le aree più colpite sono quelle con più degrado e  quelle dove è maggiore l’inquinamento ambientale. Un quadro a tinte fosche se ai dati del Pascale vengono incrociati quelli di Giuseppe Costa del dipartimento di Scienze cliniche e biologiche dell’Università di Torino. Negli ultimi due decenni la qualità della salute dei meridionali è diminuita rispetto alle persone che vivono al Centro-Nord e la Campania ha addirittura conquistato il triste primato di regione con minore aspettativa di vita alla nascita. Per quanto riguarda i fattori di rischio, i residenti in prossimità di siti inquinanti al Sud sono quasi 3 milioni e cinquecentomila persone, mentre al Nord sono 1 milione e cinquecentomila e al Centro poco più di seicentomila.

La Campania è seconda per percentuale di persone sedentarie, dietro la Basilicata, seguita in classifica da altre cinque regioni del Centro-Sud, ed è seconda anche per percentuale di diabetici, assieme alla Calabria, ancora una volta dietro la Basilicata, e, anche in questo caso, alle spalle in classifica altre cinque regioni del Centro-Sud. “Le condizioni di salute – ha sottolineato il ministro della Salute, Renato Balduzzi – non dipendono solo dall’organizzazione del sistema sanitario, ma anche dal contesto in cui si vive”