Slot machine e criminalità, legame sempre più solido

15 febbraio 2012 | 11:34
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Slot machine e criminalità, legame sempre più solido

L’ennesimo sequestro di macchinette mangiasoldi da parte della Guardia di Finanza di Matera riporta i riflettori su un affare sempre più ghiotto per la criminalità

 I militari delle Fiamme Gialle, durante un controllo in alcuni esercizi commerciali di Policoro si sono accorti che tre slot machine non avevano l’attestato di conformità il nulla osta di distribuzione e per la messa in esercizio, oltre ad essere sprovviste del collegamento telematico alla rete dei Monopoli di Stato.

Nei confronti del proprietario dell’esercizio sono state contestate, tra l’altro, sanzioni amministrative fino 9mila euro, per violazioni alle norme del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza. Le macchinette mangiasoldi sono state sequestrate

L’attività di servizio si inquadra nell’ambito dei controlli pianificati dal Comando Provinciale Matera nel settore del contrasto del gioco illegale.

In questo settore- si legge in una nota a firma del comandante provinciale Elio Carmelo Pallaria- nel corso del 2011, è stata svolta un’azione di contrasto decisa ed efficace, nel corso della quale sono state accertate numerose irregolarità, sia di natura penale che amministrativa, che hanno portato alla denuncia dei responsabili all’Autorità Giudiziaria, ovvero alle altre autorità competenti, oltre che al sequestro degli apparecchi da gioco irregolarmente utilizzati. In diversi casi- aggiunge Pallaria- è stata accertata anche la presenza di schede di gioco contraffatte o clonate, mentre in altri è stato riscontrato il mancato collegamento dei videogiochi alla rete telematica dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, l’installazione di apparecchi da gioco non rispondenti alle caratteristiche e alle prescrizioni di legge, ovvero privi dei previsti titoli autorizzatori. L’attività di accertamento-prosegue l’ufficiale della Finanza- delle violazioni sopra evidenziate è seguita dall’azione di recupero delle imposte e del prelievo erariale unico evasi nei confronti dei vari soggetti interessati alla filiera del gioco, che nell’ultimo decennio ha registrato una fortissima crescita e che, come emerso dalle varie indagini eseguite nel settore, vede, in diversi casi, un sempre maggiore interesse e coinvolgimento della criminalità, attratta dagli elevati profitti che vi sono connessi. L’importanza dell’attività delle Fiamme Gialle è quindi di tutta evidenza- conclude il comamdante- se si considerano i soggetti e gli interessi lesi dal gioco illegale: lo Stato, cui sono sottratte consistenti quote di gettito, il mercato, gli operatori legali autorizzati, che rispettano le regole, e gli stessi consumatori”.