Si indaghi su Procura di Potenza e Sisde

11 febbraio 2012 | 15:20
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Si indaghi su Procura di Potenza e Sisde

Caso Claps – Turco (Radicali) chiede un’indagine sulle attività del Sisde in Basilicata e un’ ispezione presso gli uffici giudiziari della Procura di Potenza.
Bolognetti(Radicali): Questa volta niente Omissis


Dichiarazione di Maurizio Bolognetti, Segretario Radicali Lucani e Direzione Nazionale Radicali Italiani
Servizi segreti ufficiali, ufficiosi e paralleli; segreti di stato e segreti di pulcinella; un povero corpo inghiottito per 17 anni in un luogo di culto, depistaggi e veleni. Un duplice delitto in cerca d’autore e un prete con la testa dura che non si rassegna. Un giornalista(Fabio Amendolara) che continua a dare dispiaceri “agli amici degli amici” e un giornale che continua a scavare negli angoli bui e nelle zone d’ombra. Amici che non sono amici e inquirenti distratti.
Potrebbe essere la trama di un giallo o di una spy story e invece è l’inquietante contesto che emerge dai casi Claps e Gianfredi: il cuore nero della Lucania fenix, dove nulla succede perché nulla può succedere.
Un contesto da “terra dei cachi”, dove si ripete lo stanco copione che vede chi denuncia finire sul banco degli imputati. Una realtà che assurge ad emblema di quella “peste italiana” che nega legalità e democrazia, stato di diritto e diritto alla conoscenza.
Con l’On. Maurizio Turco chiediamo al Presidente del Consiglio di effettuare un’indagine atta a verificare le attività svolte dal Sisde in Basilicata negli anni ‘90. Chiediamo che le informative, quelle del “Caso Claps”, vengano messe a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Con l’On. Maurizio Turco e i deputati radicali chiediamo al Ministro di Grazia e Giustizia di avviare un’attività ispettiva negli uffici giudiziari di Potenza. Lo chiediamo perché non possiamo tollerare che in questo paese, pluricondannato dall’Europa proprio sul fronte dell’amministrazione della giustizia, si parli di Procure parallele. Lo chiediamo perché non possiamo tollerare che una procura assurga a “porto delle nebbie”, che ci siano corvi e lettere anonime.
Lo diciamo forte e chiaro, affinché la voce possa giungere nei palazzi dei segreti di stato: questa volta niente omissis; vogliamo la verità e la vogliamo tutta.
Lo dico forte e chiaro: io sto con Don Marcello e con tutti coloro che non sono disposti ad accettare lo status quo. Io sto con Gildo e la famiglia Claps, con chi non si arrende e continua a fare domande scomode e sgradevoli.
Con Pier Paolo Pasolini ripeto “io so”. “Io so i nomi di coloro che, tra una Messa e l’altra, hanno dato le disposizioni e assicurato la protezione politica. Io so i nomi delle persone serie e importanti che stanno dietro a dei personaggi comici”, e chiedo ragione dell’assordate silenzio sulle perquisizioni, del silenzio su una inchiesta giornalistica che dovrebbe preoccupare tutti coloro che hanno a cuore la parola giustizia.