Protesi al seno dannose. Mancano i dati lucani

1 febbraio 2012 | 23:52
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Protesi al seno dannose. Mancano i dati lucani

I dati sono ancora incompleti, ma sono molte le protesi mammarie Pip impiantate in Italia dal 2001, al centro di uno scandalo culminato con l’arresto del fondatore dell’azienda che le produceva Mas ha ammesso di usare un gel diverso da quello dichiarato, che si è dimostrato pericoloso sia per il maggior rischio di rottura delle protesi, sia per le reazioni infiammatorie. Nessuna evidenza, comunque, di «rischi cancerogeni» come ha ribadito il ministro della Salute, Renato Balduzzi, illustrando alla commissione Sanità del Senato, i dati del ‘censimentò voluto dal ministero dopo lo scandalo. Dall’analisi dei primi dati risulta che gli interventi con le Pip sono stati effettuati soprattutto nel Nord Italia, 1.695, quasi uno su due di quelli effettivamente dichiarati al momento. Il totale degli interventi comunicati dalle strutture sanitarie per ora si ferma a 3.802, che sale appunto a oltre 4.500 nelle stime del ministero incrociando i moduli inviati dalle strutture, dalle Regioni e dall’analisi delle schede di dimissione ospedaliera. Per avere il dato definitivo, si dovrà aspettare ancora qualche settimana, perché mancano all’appello ancora alcune Regioni (Sicilia e Basilicata ) Nel frattempo le segnalazioni già ricevute dal ministero sono passate al vaglio per essere validate, mentre è in cantiere un tavolo tecnico con le Regioni per valutare le strategie per il futuro.