Operazione Locusta, altre due persone in manette

9 febbraio 2012 | 10:58
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Operazione Locusta, altre due persone in manette

Altre due persone, indagate per favoreggiamento, sono finite in carcere nell’ambito dell’inchiesta su un giro di usura che operava tra la Campania, la Basilicata e la Calabria, ma aveva “filiali, in tutta Italia

Le vittime degli usurai erano persone in difficoltà economiche che diventavano, a loro volta, usurai. I carabinieri della Compagnia di Lagonegro nella giornata di mercoledì 8 febbraio hanno tratto in arresto C.G.30 anni e F.F. 40 anni, entrambi di Lauria. Dalle indagini, condotte dai carabinieri della compagnia di Lagonegro e coordinate dal sostituto procuratore Francesco Greco, è emerso che il sodalizio criminale, per eludere i provvedimenti della magistratura, era stato informato di notizie riservate. L’attività investigativa svolta dagli inquirenti ha fatto emergere che uno dei sodali, colpito da ordinanza custodiale, beneficiando della fuga di notizie, si era reso irreperibile, eludendo allo stesso tempo le indagini degli inquirenti. Nella giornata di ieri i carabinieri hanno tratto in arresto i due laurioti perchè ritenuti responsabili di favoreggiamento personale.

Lo scorso 3 febbraio a finire in manette erano state altre cinque persone. I tassi di interesse applicati dai cravattari arrivavano fino al mille per cento, con una media del cento per cento mensile. A cadere nelle morsa degli strozzini imprenditori, pensionati e commercianti lucani, campani e calabresi. In totale le vittime accertate nel corso delle indagini sono 25.

Attorno al giro di usura s’era creato un movimento economico, l’ammontare complessivo dei prestiti, di un milione di euro, con interessi fino a due milioni.  Il prestito era garantito anche da immobili, terreni e automobili, che alla fine venivano ceduti, dai proprietari che non potevano pagare il loro debito, agli usurai. Le persone arrestate dalla Guardia di Finanza e dai Carabinieri sono residenti a Nemoli, Lauria, Padula, e Capaccio. Secondo quanto emerso dalle indagini il nucleo dell’organizzazione era nelle quatto cittadine dove sono avvenuti gli arresti, ma poteva contare su ramificazioni in tutta Italia.