Odissea di un viaggiatore

8 febbraio 2012 | 19:43
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Odissea di un viaggiatore

Più di tre ore e mezza tra le strade innevate e giacciate della SS 658, con poca visibilità e tanta paura

Omero nella sua “Odissea” aveva ricondotto Ulisse alla sua città dopo 11 anni. Numerose peripezie aveva dovuto affrontare per riabbracciare la sua Itaca. Diverso per dimensione e durata è stato il viaggio che mi ha condotto nella giornata di oggi da Chieti a Potenza. Una prima parte del tragitto dall’andatura normale e costante quasi che le nevicate abbondanti di quest’ultima settimana non si fossero mai verificate, se non fosse per la presenza residua di neve sui bordi dell’autostrada A14, Bologna-Taranto. Uscito a Foggia, però, e, in particolare, a partire da Candela il viaggio ha assunto le sembianza di quello“dell’uomo dall’agile mente, che tanto vagò, dopo che distrusse la sacra città di Troia”.

PREMESSA. Come detto precedentemente la partenza era Chieti, cittadina abruzzese che, per testimonianza diretta, nel corso degli ultimi cinque giorni ha accumulato quasi 80 cm di neve. Pertanto ci siamo attrezzati per affrontare il ritorno in modo adeguato. Era questo l’ultimo giorno disponibile visto che a partire dalle prossime ore sono previste ulteriori nevicate in quella zona. 

METTERSI IN VIAGGIO? NO, GRAZIE. Arrivati nei pressi di Candela la situazione è iniziata a peggiorare. Strade piene di neve e manto stradale in alcuni tratti ghiacciato. Iniziano le complicazioni. La nostra marcia rallenta. Giunti al principio della SS 658, strada che collega la città di Melfi a Potenza, la situazione precipita. Cumuli di neve ad ambo i lati, carreggiate ristrette, nebbia e ghiaccio: questo lo scenario che si presentava davanti ai nostri occhi da Melfi fino a Rionero. In questo tratto anche un autobus di linea si è fermato. L’ingresso del parcheggio dello stadio “Arturo Valerio” di Melfi era dominato dal colore bianco che non lasciava intravedere nulla.

ILLUSIONE. Da Rionero fino a Castel Lagopesolo tutto sembrava ritornare alla normalità. Strada pulita e senza problemi. Il peggio sembrava alle spalle ma era soltanto un’illusione.

RITORNO ALLA NORMALITA’. Appena prima di arrivare all’uscita di Castel Lagopesole siamo ritornati alla normalità, perché le condizioni atmosferiche precarie sono ormai la consuetudine in questi giorni nella regione Basilicata. La neve cade in modo incessante. Adesso, però, è più intensa. La strada ritorna impraticabile e il ghiaccio ritorna a farla da padrone. Tutti a passo d’uomo, almeno quei pochi impavidi che si sono messi in macchina, e non può essere altrimenti. Tra San Nicola e Avigliano la situazione non cambia, anzi. Con l’avvicinarsi a Potenza tutto sembra assumere le proporzione del primo tratto della strada Statale 658.

LA FINE. Per fortuna che si è arrivati sulla Basentana. Un breve tratto autostradale che ci ha portati dritto alla nostra dimora. Il viaggio si conclude qui. In totale sette ore per percorre poco più di 315 chilometri. Quando un viaggio tranquillo diventa un’Odissea. Così come Ulisse anche noi, alla fine, siamo ritornati a casa.