Nominati i “nuovi” dirigenti generali

7 febbraio 2012 | 21:01
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Nominati i “nuovi” dirigenti generali

La Giunta regionale ha nominato oggi i dirigenti generali dei dipartimenti: sono stati riconfermati –  Angelo Pietro Paolo Nardozza (direttore generale della presidenza), Donato Viggiano (ambiente), Michele Vita (attivita’ produttive) e Liliana Santoro (Formazione)I nuovi direttori sono Domenico Tripaldi (salute), Andrea Freschi (agricoltura) e Mario Cerverizzo (infrastrutture). Bene bene. Il valzer inutile delle poltrone continua a suonare tra i sordi e gli impediti. I primi non sentono la musica, i secondi non sanno ballare. Per esempio all’ambiente non si poteva fare altrimenti. Se il nuovo assessore che passa con una certa disinvoltura dall’agricoltura all’ambiente non ci capisce un tubo della questione, meglio confermare un direttore che ci capisce. Operazione molto intelligente, ma scarsamente convincente sul piano politico. Se Quinto era buono alla sanità fino a ieri, oggi non è più buono. Insomma non facciamola lunga, è vergognoso il giro di poltrone degli assessori, ma lo è altrettanto quello dei dirigenti generali. Che cosa significa? Prima erano bravi esperti competenti e adesso non lo sono più? Per favore! Ci spiegate come si fa a dirigere un dipartimento in questo modo? Facce toste crescono. E che dire del buon Andrea Freschi? L’Arbea non ha più bisogno di un direttore capace? E quel tale Domenico Tripaldi chi è? Immagino un esperto in scienze dell’organizzazione e dell’economia sanitaria. Immagino un esperto di management e direzione aziendale. Immagino. E quel Mario Creverizzo chi è? Quello dell’Autorità di bacino? Un bel puzzle utile agli equilibri politici, speriamo anche utile ai cittadini. Ricordiamo che quando il mega dirigente Nardozza, dirigeva la task force regionale per l’occupazione i dati sull’occupazione hanno fatto piangere molta gente. Bravi, siete molto bravi. In fondo i dirigenti fanno quello che possono. E’ la politica, e quindi i nostri amatissimi assessori, a farla da padrona nel fallimento della Basilicata. Un due e tre, un due e tre…