“L’emergenza ora si chiama soprattutto ghiaccio”

12 febbraio 2012 | 12:23
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“L’emergenza ora si chiama soprattutto ghiaccio”
“L’emergenza ora si chiama soprattutto ghiaccio”
“L’emergenza ora si chiama soprattutto ghiaccio”
“L’emergenza ora si chiama soprattutto ghiaccio”
“L’emergenza ora si chiama soprattutto ghiaccio”

Continua a nevicare in gran parte del Potentino. La viabilità è migliorata ma rimangono le emergenze nelle zone isolate. La croce rossa di Basilicata sin dall’inizio delle nevicate è sul campo per gestire le necessità

Ad Atella i volontari della CRI sono mobilitati fin dal 3 Febbraio 24 ore su 24 avvalendosi anche dall’apporto delle crocerossine per i controlli glicemici e di pressione sulla popolazione sinistrata. Ora l’emergenza si chiama soprattutto ghiaccio si registrano diversi interventi sul Territorio in soccorso di anziani e persone scivolate riportando fratture multiple.

I volontari di Atella il 9 Febbraio scorso sono stati i primi ad arrivare nella frazione di Sant’Andrea prestando soccorso a 20 famiglie isolate da 4 giorni. Di concerto con l’esercito il magazzino viveri della Croce Rossa è stato svuotato per fare pacchi di derrate da lanciare in caso di emergenza con gli elicotteri.

Punti di aiuto croce rossa, per la popolazione- soprattutto anziani e disabili -sono stati allestiti anche nei comitati di Rapolla, Rionero, San Fele, Montemilone, Barile a Atella.

Nel comune di Rionero è stato approntato anche un servizio di distribuzione pacchi nelle zone più impervie, cui la croce rossa provvede di concerto con il comune. Il tutto è coordinato dalla salo operativa regionale della croce rossa di Basilicata.

“Dopo le grandi nevicate dei giorni scorsi – dice il Commissario Regionale della Croce Rossa Anna Maria Scalise – ora l’emergenza riguarda il ritorno alla normalità e il ghiaccio. Si deve far fronte alle necessità delle persone che ritornano alla vita di tutti i giorni. Da sempre i volontari sono impegnati nel soccorso e nella distribuzione viveri, assicurando anche un primo supporto sanitario con l’aiuto delle Infermiere Volontarie.”

Ora si deve solo sperare che la temperatura non si abbassi e che la tregua del maltempo regga.

Marco Bellezza
Delegato Regionale Comunicazioni
CROCE ROSSA ITALIANA