La7, gli intoccabili e lo spot diDe Filippo

29 febbraio 2012 | 23:38
Share0
La7, gli intoccabili e lo spot diDe Filippo

Il programma televisivo “Gli intoccabili”, andato in onda il 29 febbraio su La7, ha toccato il fondo. Altro che intoccabili, si sono fatti toccare, eccome! Si sono fatti toccare da un giornalismo superficiale, arrangiato e senz’anima. Hanno fatto vedere una Basilicata vittima del petrolio, informandoci con una banalità disarmante. Le famiglie povere, l’agricoltore incazzato, il cittadino rassegnato, il disoccupato indignato. Il solito format costruito su scarse informazioni, sulla scarsa conoscenza del territorio, su zero approfondimento. Ci si è preoccupati “troppo” delle mucche che mangiano veleno e meno della gente che muore di cancro. Ci si è preoccupati “troppo” del petrolio che non porta lavoro e sviluppo e meno del petrolio che porta malaffare, tumori e distruzione.  Neanche una parola ai giovani, ai ragazzi. Magari la loro opinione interessa poco.  Prima che la trasmissione cominciasse avevo confessato al direttore del nostro giornale che La7 avrebbe fatto un favore a De Filippo, magari inconsapevolmente, ma lo avrebbe fatto. Così è stato. Un servizio televisivo sul petrolio in Val d’Agri se non è prodotto su un serio approfondimento dei fatti e della storia rischia di sbattere contro le banalità che favoriscono i più forti. Può capitare, com’è capitato, che alla domanda del giornalista in studio, il presidente della Basilicata dia una risposta formalmente ineccepibile, ma completamente falsa. Naturalmente il giornalista se la beve senza replica. La domanda riguardava la contraddizione tra ricchezza petrolifera e povertà, tra petrolio e sviluppo che non c’è. Tra petrolio e occupazione che non c’è. Il presidente De Filippo ha fornito una spiegazione allucinante. La cito nel concetto più che testualmente:  “Il petrolio non crea sviluppo e occupazione in nessuna parte del mondo. Però se c’è una seria contropartita in termini di risorse finanziarie, royalties più alte e riconoscimento di maggiori trasferimenti da parte dello Stato ( articolo 16 del decreto Salva Italia) allora si possono fare investimenti per lo sviluppo e per l’occupazione”.  Il giornalista avrebbe dovuto replicare con un’altra domanda. Come mai con le risorse fino ad oggi incassate (tanti soldi, ma proprio tanti), non si è creato sviluppo né occupazione? Il giornalista non l’ha fatta la domanda. E il presidente della Basilicata ha fatto il suo spot. Bel servizio all’informazione, bell’esempio di televisione capace di vedere dentro le questioni e di trattarle con il doveroso approfondimento. Non basta mettersi in testa un cappello alternativo, tampinare un responsabile dell’Eni e fare dell’ironia su un’assemblea pubblica, per parlare di una tragedia complicata che ha a che fare con la vita delle persone. Preferisco le nostre inchieste, i nostri reportage fatti di anima e di realtà, piuttosto che quei servizi di plastica che alla fine danno l’ultima parola ai mentitori.