La scuola viene giù a pezzi: tutti sanno ma nessuno fa niente

22 febbraio 2012 | 11:29
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La scuola viene giù a pezzi: tutti sanno ma nessuno fa niente
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La scuola viene giù a pezzi: tutti sanno ma nessuno fa niente
La scuola viene giù a pezzi: tutti sanno ma nessuno fa niente
La scuola viene giù a pezzi: tutti sanno ma nessuno fa niente

Gianni Palumbo è il papà di una bimba che frequenta la scuola primaria “Caggiani” di Pomarico. Lui è solo una delle voci dei tanti genitori che in questi anni hanno denunciato il mancato adeguamento alle norme antisismiche della scuola che tra l’altro, come vi documentiamo nella galleria fotografica, versa in uno stato di pericolosissimo degrado

Sono giustamente preoccupati i genitori dei piccoli allievi della scuola Primaria “Caggiani” di Pomarico. L’edificio che la ospita è stato costruito nel 1959. A distanza di 53 anni la struttura si presenta in uno stato che definire fatiscente è quasi un eufemismo. Ma c’è di più e forse di ancor pù grave. Come ci segnala un genitore, Gianni Palumbo, a quell’edificio manca l’adeguamento alle norme antisismiche. E manca, e questo è uno degli assurdi della storia, nella piena consapevolezza di tutti coloro ai quali questa vicenda dovrebbe interessare. Ovvero Comune, Regione, Dipartimento protezione civile, Vigili del Fuoco Prefetto di Matera e Asm. Tutti sanno e concordano su tale deficienza- sottolinea Gianni Palumbo- ma nessuno ha pensato di togliere i bambini da quella struttura. A tutto questo bisogna poi aggiungere che a distanza di 50 metri dalla scuola c’è un fronte di frana molto serio. Ma tutto tace ugualmente. Eppure i sopralluoghi da parte di funzionari di Polizia giudiziaria non sono mancati. Il mancato rispetto delle norme antisismiche- aggiunge Palumbo- è stato confermato nella riunione del giorno 24 gennaio 2012 che si è tenuta al Comune di Pomarico tra una delegazione dei genitori, il Sindaco, tecnici comunali dell’Ufficio Tecnico e alcuni tecnici esterni. Di tale riunione esiste registrazione audio”.

Ma i genitori non s’arrendono. Gianni Palumbo, papà di una bimba che frequenta quell’istituto, e a nome di tutti i genitori, ha pensato di rinfrescare la memoria, a chi tende a dimenticare, con un fotoracconto che mette in evidenza tutto il degrado in cui versa la struttura.

“In seguito alle numerose comunicazioni intercorse negli ultimi mesi- dice Palumbo-, circa lo stato di degrado della scuola elementare di Pomarico, si è pensato di aggiornare fotograficamente lo status del plesso scolastico in oggetto al fine di testimoniare -in maniera diretta- il progressivo e preoccupante stato di degrado che si ritiene, non abbia bisogno di commenti. Tuttavia, al di là degli aspetti tecnici legati ai problemi evidenziati, rimane di attualità il “problema dei problemi” da risolvere: l’adeguamento antisismico dell’intero plesso scolastico! Infatti la scuola non rispetta le vigenti norme antisismiche e le autorità interpellate (comunali) non hanno ritenuto opportuno applicare il principio di precauzione ipotizzando, ad esempio, lo spostamento delle attività didattiche in altra struttura in attesa della messa in sicurezza di quella attuale, obsoleta e pericolosa”.

Le ultime nevicate e il gelo di questi giorni hanno poi peggiorato la situazione. Al loro rientro a scuola, il 13 febbraio, bambini, docenti e personale Ata, hanno trovato calcinacci e pezzi di intonaco all’ingresso dell’istituto.  “La situazione- argomenta ancora Palumbo- al momento del presente reportage fotografico (20 febbraio 2012 ndr), non è cambiata molto (oltre la rimozione di detti frammenti); lo testimonia il fatto che sono ancora leggibili le tracce lasciate sul suolo asfaltato e le transenne che dovrebbero evitare il passaggio nello spazio sottostante anche se è evidente che il problema si presenta ben oltre l’area delimitata dalle transenne stesse”.

Dalle foto è possibile vedere poi buchi ai muri, scalini all’ingresso rotti, umidità ai muri dovuta al ristagno delle acque meteoriche. Circostanza, questa, ritenuta pericolosa anche dai Vigili del Fuoco nel corso di un sopralluogo effettuato a novembre scorso. Tutto questo basterebbe a farla chiudere quella scuola. Ma forse da queste parti servono altri parametri. Chissà, magari si aspetta la tragedia per poter poi correre ai ripari. Non ci auguriamo che si faccia qualcosa prima.

“Assistiamo-aggiunge Palumbo- ad un continuo scaricarsi di responsabilità tra il sindaco e il dirigente scolastico dell’istituto”. Inevitabile poi non ricordare quanto avvenuto a San Giuliano di Puglia. A seguito del terremoto del 31 ottobre 2002 venne giù un edificio scolastico: morirono 27 bambini e una maestra. Palumbo si chiede se quei bambini siano morti invano. Difficile ripondergli. Sembra che a Pomarico di quella tragedia, annunciata, non si ricordi più nessuno.