La Ola insiste: non distruggete il territorio di Irsina

12 febbraio 2012 | 11:49
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La Ola insiste: non distruggete il territorio di Irsina

Invitiamo gli esponenti politici di opposti schieramenti pronunciatisi contro il vincolo paesaggistico ad Irsina a leggere e spiegare ai cittadini di Irsina le due sentenze del TAR (la n.55 e n.60 del 8/2/2012). Non è verosimile affermare sulla stampa locale che le questioni centrali energetiche ad Irsina siano distinte dalla questione del vincolo annullato dal TAR Basilicata.

Se gli esponenti della politica avessero letto, ma supponiamo l’abbiano fatto, le due sentenze di cui sopra si sarebbero accorti come nella sentenza TAR Basilicata n. 55 c’è addirittura una società eolica, la Novawind Sud srl facente del Gruppo API tra cui la compagnia petrolifera IP, ad aver presentato ricorso contro il vincolo “ad adiuvandum” assieme al Comune di Irsina, Provincia di Matera e Regione Basilicata.

Nella seconda sentenza il TAR ha dichiarato improcedibile il ricorso presentato contro il vincolo ad Irsina dalla società Bradano Energia srl solo per effetto della sentenza n. 55 precedente, quindi in realtà di fatto accogliendolo.

Oltre alla centrale turbogas della Bradano Energia srl da 400 MW, insistono al momento sul territorio di Irsina ben 5 progetti eolici con oltre 150 torri eoliche e circa 200 MW di potenza in attesa delle autorizzazioni regionali. Essi sono quelli società Andromeda Energy srl (12,5 MW), Vis Elettrica srl (57 MW), Nextwind Sud srl (54 MW), Elica srl (30 MW) ed appunto la Nova Wind Sud srl (45 MW). La Ola ha presentato le proprie osservazioni per ciascuno di questi progetti per evitare che il bellissimo territorio di Irsina venga trasformato in una selva meccanica di alte torri eoliche ed auspica che il Ministero dei Beni ed Attività Culturali ricorra al Consiglio di Stato per frenare quello che si preannuncia come un vero e proprio assalto energetico al territorio irsinese.

Non riusciamo quindi a comprendere le posizioni politiche che definiamo demagogiche sull’abolizione del vincolo che farebbero meglio adesso ad essere chiarite spiegando da che parte stia la politica,invece che evocare principi astratti ed ideologici di sostenibilità ambientale che in questo caso non esistono, dal momento che il TAR Basilicata ha aperto la strada proprio a questi interessi energetici speculativi privati.

Ola (Organizzazione Lucana Ambientalista)