La neve ha parlato e ci manda tutti affanculo

11 febbraio 2012 | 15:34
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La neve ha parlato e ci manda tutti affanculo

La neve, una delle principesse della natura, ha parlato, come capita spesso nei secoli. Ha parlato con garbo, pulita da fronzoli retorici, bianca e chiara.  Ascoltiamola. Ha detto che siamo degli imbecilli.  Si, ha ragione. Siamo capaci di trasformare fiocchi lievi di romantica fattura, in gravi sciagure. Eppure la neve non ha niente contro gli uomini, non ha alcuna intenzione di far del male ad alcuno. Ha detto che siamo degli ingrati. E dice la verità. Siamo capaci di trasformare la poesia in litania, la natura in tragica rappresentazione. La neve ha parlato. Ha detto che siamo dei cretini. Ha ragione. Miliardi di euro di spese per armamenti, ma non abbiamo mezzi a sufficienza per fronteggiare qualche giorno di follia della principessa. Che diamine. Avrà anche la neve il diritto di abbondarsi qualche volta! Bombardieri parcheggiati, aerei da combattimento stipati in attesa di qualcosa, carri e cannoni, navi e sommergibili. Bombe e mitragliatori. A che servono? “Servono nel caso in cui…”. A che servono? “Servono nell’ambito della politica estera e di difesa”. Cazzo. Perché un bombardiere può stare lì fermo per anni in attesa di… e una turbina, uno spartineve, uno spargisale “sono costosi mantenerli fermi in rapporto alla numerosità degli eventi calamitosi?”. La neve ha parlato. Ha detto che siamo degli stupidi. Ci conviene tenere fermi i mezzi per eventuali emergenze naturali, nella misura ipotizzata sufficiente per eventi straordinari, anziché tenere fermi i bombardieri. Ma la neve ci raccomanda anche un’altra riflessione. La guerra non è un evento naturale. La neve si. La guerra è contro gli uomini, la neve no. La neve ha parlato. Ha detto che nonostante i grandi progressi della scienza in tutti i campi, non abbiamo fatto molti passi nel campo del rapporto tra noi e la natura. Un vero peccato. La Basilicata ha tante risorse, ma non ha i mezzi per fronteggiare una nevicata. I Comuni della Val d’Agri, per esempio, hanno i parchi gioco senza bambini, le fontane rifatte e plastificate, i vialotti addobbati con mattoncini improbabili. Ma non hanno strade degne di questo nome e non hanno i mezzi per fronteggiare una pisciata di cane. Anche di questo la neve è dispiaciuta. Ma soprattutto la principessa è amareggiata perché qualcuno l’ha paragonata ad una strega malefica, una disgrazia su cui pagare le tasse. La neve ha parlato. Ha detto che dobbiamo andare tutti affanculo. E al diavolo la garbatezza della  principessa.