Emergenza rifiuti: parla l’assessore Macchia

22 febbraio 2012 | 12:04
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Emergenza rifiuti: parla l’assessore Macchia
Emergenza rifiuti: parla l’assessore Macchia
Emergenza rifiuti: parla l’assessore Macchia
Emergenza rifiuti: parla l’assessore Macchia
Emergenza rifiuti: parla l’assessore Macchia

In questi giorni a Potenza i cumuli di immondizia per strada sono aumentati. La spazzatura bagnata (rimasta per giorni sotto la neve) pesa di più e quindi si raggiungono prima le quantità da smaltire. Ecco perchè (secondo la spiegazione del presidente di Acta Spa Domenico Iacobuzio) per strada c’è la situazione che vi documentiamo nella galleria fotografica

Ma al netto delle dichiarazioni riguardanti l’attuale difficoltà di smaltire l’immondizia potentina resta il fatto, che l’emergenza rifiuti in provincia di Potenza va avanti ormai da tempo. La neve l’ha solo peggiorata. Dei motivi e delle misure messe in atto per evitare di finire come Napoli abbiamo parlato con l’assessore all’Ambiente della Provincia di Potenza, il quale tiene a precisare che il passato è passato. Ma che nel presente e nel futuro non ci saranno più scuse. Sarà vero?

Un fiume in piena che travolge, per un attimo, la nostra redazione. Massimo Macchia, avvocato,  assessore all’Ambiente della Provincia di Potenza. In quota Idv. Dialettica tipica dell’avvocato. Ci racconta, a proposito dell’emergenza rifiuti in atto ormai da mesi nel Potentino, quel che non ha funzionato.

Siamo al fallimento?

Togliamo come alibi la mancanza di impianti per il compost. La questione nodale dell’emergenza rifiuti che la provincia di Potenza sta vivendo non si giustifica con la mancanza di impianti per il compost.  A Laterza costa poco. Piuttosto i riflettori di un fallimento evidente anche ai bambini si spostano sulla mancata messa in atto della raccolta differenziata.

Perchè non è stata fatta la raccolta differenziata fino ad oggi?

Non hai fatto la differenziata perché fino a ieri avevi le discariche, in cui si scaricava, vedi l’esempio di Moliterno a 48 euro. E’ dunque un problema di costi. Parliamoci chiaro. Una comunità, nel momento in cui deve decidere se fare la raccolta differenziata pensa ai costi. A questo poi si aggiunge una minore sensibilità ambientale, prima di oggi. Sgombriamo il campo all’idea secondo cui le province debbano rifare il Piano rifiuti, la norma è cambiata, il Piano lo devono fare le Regioni.

Lo lasciamo ancora parlare, apprezziamo la sua voglia di spiegarci, di convincerci che adesso si sta facendo sul serio. Gli crediamo ma. Non è possibile far finta che non sia successo niente. Dieci anni di niente: un Piano rifiuti approvato nel 2002 e mai attuato. Ci sarà un perché. Di sicuro il giovane e brillante assessore non giudica nessuno. Riporta l’asse della conversazione sul presente. Dieci anni di inattività lui, l’assessore Macchia, li cancella guardando avanti.

La centralità della questione rifiuti passa solo ed esclusivamente attraverso la raccolta differenziata

Si assessore, ma questa storia della raccolta differenziata la sentiamo ormai da tempo

Abbiamo l’impianto di compost a Venosa avremo quello  a Sant’Arcangelo. Abbiamo fatto un accordo con il Conai a costo zero. I Comuni possono aderire e farsi fare un piano a costo zero. Se poi non lo faranno…

Va bene, ma è sempre un “si farà”. Le sembra che ci sia altro tempo da perdere?

Certo che no. Infatti dico che bisogna fare oggi e non domani. Agire ora e subito significa che stiamo già lavorando in questa direzione. Se andate sul sito della Provincia trovate il link all’osservatorio rifiuti e poi trovate una serie di dati trasparenti, quantitativi e qualitativi. Noi stiamo lavorando molto anche per la trasparenza. Siamo una casa di vetro.

E i controlli?

Abbiamo fatto quello che ci dice di fare la legge 36 del 2003. Controlli alle discariche. Li abbiamo fatti e abbiamo trasmesso gli esiti alla Regione. Su 27 impianti, oggi ne funzionano due. Abbiamo chiuso Moliterno perché è potenzialmente in una situazione di contaminazione.

Secondo lei cosa non funziona in questa gestione dei rifiuti?

Il problema è la governance. Dare le competenze alle Province  e non all’Aato. Ma la politica ha fatto scelte diverse. Ha fatto la Conferenza Interistituzionale.

Con la scelta di affidare la gestione della partita alla conferenza interistituzionale dei sindaci non si rischia di perdere altro tempo?

Ritenevo molto più agile il passaggio diretto delle deleghe per i rifiuti alla Provincia. Così siamo costretti ad aspettare ancora. Ma le ripeto la politica ha fatto questa scelta.

La politica ha fatto le sue scelte. Ma lei, assessore, non è la politica?

Per politica intendo tutti, maggioranza e opposizione, comunque vedremo come andrà a finire, mi auguro che questa sia stata una scelta azzeccata.

Torniamo all’emergenza: dura da anni a colpi di ordinanze del presidente della Regione. Ordinanze a tutto vantaggio delle discariche. Insomma per niente in linea con le sue idee

Purtroppo non c’è stata la giusta tensione sul tema rifiuti. Si doveva effettuare nell’immediato la realizzazione dell’impiantistica e soprattutto sono dell’avviso che bisogna fare, subito, un nuovo Piano.

Dalla perenne emergenza si evince che non c’è stato un governo della situazione. Perchè secondo lei?

Ci sono state una serie di situazioni in dieci anni ( dall’approvazione nel 2002 del Piano rifiuti provinciale ndr). Ma non punto il dito contro nessuno.

Non ci sembra che l’ultima determina dirigenziale della Provincia vada nella direzione da lei appena tracciata

Viviamo un momento di tensione ambientale. Che cosa dovevamo fare? Avevamo tre opzioni: lasciare i rifiuti per strada, portarli a Rotterdam, o nelle discariche e a Fenice.

Si, ma a qualcuno non è piaciuta la decisione di portare i rifiuti a Fenice

Ripeto non avevamo alternative. Detto questo mi lasci aggiungere che la scelta dell’incenerimento non è una scelta politica. L’impianto di Atella se entra in funzione sarà un ottimo polmone

Stiamo buttando il sasso nello stagno girando intorno ai cerchi che si formano. L’assessore come ci aspettavamo pretende che i cittadini dimentichino che qualcuno o qualcosa non ha funzionato nella gestione del Piano rifiuti.

Dimentichiamo il passato e vi assicuro che nel presente, e nel futuro, nessuno sbaglierà.  La svolta ci deve essere e ci sarà . A condizione che ci sia una grande coesione istituzionale, che aumentino le percentuali di raccolta differenziata. Si devono risolvere alcuni nodi.

Il Piano Conai della città di Potenza, ci dicono da certi ambienti dell’Osservatorio, non partirà a breve

Sono sicuro che la Città di Potenza non farà mancare il suo apporto

A bruciapelo, prima che possa rendersi conto che la chiacchierata con l’assessore all’Ambiente è finita e che comincia quella con l’esponente dell’IDV,  gli chiediamo un parere sul momento che la politica sta vivendo in Basilicata. Anche qui niente. Non si sbottona più di tanto.

La politica è fatta di dibattito e in questo momento non c’è. La politica (maggioranza e opposizione) non è stata in grado di fare delle scelte nel passato. Bisogna innovare immediatamente. E’  mancata e manca la voglia di fare scelte nette, in materia ambientale, nella formazione, nelle politiche industriali.

Detta così può significare tutto e niente. Andiamo al sodo. Lei è dell?Idv, partito che non perde occasione per ricordare l’importanza della questione morale. Che ne pensa degli episodi più recenti: Arpab, assunzioni clientelari, Fenice, Restaino…

Deve cambiare il metodo e il merito per tutte le nomine che provengono dalla politica.


Tutto qui?

Tutto qui

Non sembra che Idv abbia alzato molto i toni sulle ultime vicende di questione morale

Invece si. Siamo entrati nel dibattito senza pregiudizi e senza condanne a priori.

Non sembra che nell’Italia dei Valori ci sia una grande armonia in Basilicata

Esiste al nostro interno un’importante dialettica che vede protagoniste personalità diverse provenienti da esperienze e culture diverse.