Da soli non ce la facciamo più

8 febbraio 2012 | 17:03
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Da soli non ce la facciamo più
Da soli non ce la facciamo più
Da soli non ce la facciamo più

“Alla Protezione civile rispondono di rivolgersi ai Comuni. Dalla Provincia ci dicono che le strade sono libere, ma di fatto non è così. La filosofia la lasciamo fare ai grandi personaggi della politica, noi facciamo i fatti”

Sono trascorsi quattro giorni, 24 ore su 24 a cercare di fronteggiare l’emergenza neve. Amministrazione comunale e cittadini di Forenza hanno fatto il possibile, ma adesso sono allo stremo. “Se non arrivano aiuti da fuori- dice il sindaco- soccombiamo”.

“Chiami alla Protezione civile e ti rispondono rivolgetevi ai Comuni”. E’ amareggiato, ma allo stesso tempo operativo il sindaco di Forenza. Mentre parla con me lo sento rispondere ad un gruppo di cittadini che gli è andato a chiedere come fare perchè hanno finito i viveri, o come fare a raggiungere le campagne isolate. Francesco Mastrandrea non risparmia nessuno. Provincia, Regione, Protezione civile. “A certi livelli si fa filosofia noi pensiamo ad agire”.

Forenza è uno dei centri più colpiti dall’ondata di maltempo. Quasi tutti i mezzi a disposizione del Comune se pure buoni servono a poco vista la portata eccezionale della nevicata. Quasi tutte le campagne sono inaccessibili, e da 24 ore le famiglie che vivono in quelle aree sono senza elettricità. Gli sforzi dell’Enel per ripristinare il servizio secondo il sindaco sono stati finora minimi. “La Provincia- aggiunge- a cui ho chiesto delle turbine per la neve, non mi ha dato nessuna risposta. L’unica cosa che mi hanno detto è che le strade sono libere. Bisogna credergli sulla parola, perchè stando ai fatti, non è così. Ci chiamano dalla Prefettura per chiedere quante famiglie sono isolate o se ci sono particolari disagi. Ma alle chiamate finora non è seguito alcun intervento. Devo supporre che raccolgono dati solo per fare delle statistiche . Anche il primo cittadino di Forenza ha chiesto l’intervento dell’Esercito così come gli altri sindaci delle aree più colpite dal maltempo.” C’è bisogno- aggiunge il sindaco- di squadre organizzate. Noi facciamo l’impossibile, ma di fronte a questo evento eccezionale ci vuole una risposta altrettanto eccezionale”. Poi il sindaco ci tiene a ringraziare tutti i suoi concittadini che in queste ore si stanno prestando per limitare i disagi. ” Molti miei concittadini hanno messo a rischio la propria vita per aiutare chi si trovava in difficoltà. E questo è senza dubbio un dato eccezionale”.

Quello che più preoccupa Mastrandrea è lo scarseggiare dei viveri, sia nei negozi che nelle abitazioni. E mentre al telefono mi mette al corrente della situazione sento delle voci maschili che gli chiedono aiuto: sindaco abbiamo finito il latte per i bambini; sindaco non so come raggiungere una persona in un casolare di campagna che non mi risponde al telefono. Il sindaco mi chiede ironicamente se gli suggerisco una risposta. Dall’altro capo del telefono riesco solo a dirgli “in bocca al lupo”.