Cure mediche pagate di tasca propria

10 gennaio 2012 | 11:05
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Cure mediche pagate di tasca propria

Ammonta a 1,13 miliardi di euro la cifra spesa dagli italiani nel 2010 per pagare di tasca propria ricoveri, interventi chirurgici e visite specialistiche in regime di intramoenia (cioè l’attività libero professionale dei medici pubblici). Di questi, 1,055 miliardi sono andati ai medici e 74,1 milioni a ospedali e asl. Lo calcola il Sole 24 ore Sanità sulla base della Relazione generale sulla situazione economica del Paese nel 2010 del ministero dell’Economia. La media nazionale della spesa per l’intramoenia è stata di 18,64 euro pro-capite, i massimi di 33,2 euro in Toscana e di 32,5 in Emilia Romagna, e i minimi di 4,72 in Calabria e di 5 in Molise. Circa un milione in meno come spesa rispetto al 2009, con un incasso per il Ssn diminuito di 122 milioni rispetto al boom (1,19 miliardi) del 2007, e un aumento dei ricavi di 56 milioni per medici e personale, che oggi incassano il 94% dell’intera somma, contro l’87% del 2004. Stando ai dati del Governo l’intramoenia ha visto salire i suoi incassi da 931 milioni del 2004 a 1,19 miliardi del 2007, con una quota per il personale cresciuta da 815,6 a 999,6 milioni, mentre la parte spettante ad asl e ospedali è salita da 115,6 a 196,7 milioni. I cittadini in quattro anni hanno pagato di tasca propria 4 euro in più a testa. Ma con l’applicazione della legge 120 del 2007, la curva ha cominciato a scendere e stabilizzarsi: 1,121 miliardi nel 2008, 1,131 nel 2009 e 1,129 nel 2010. Con la quota rimasta nelle casse del servizio pubblico precipitata dai 196 milioni del 2007 ai 59,4 del 2008, per risalire ancora a 66,3 milioni nel 2009 e a 74,1 nel 2010. Per il personale sanitario il guadagno dal 2008 (1,061 miliardi) al 2010 (1,055) è rimasto invece stabile, ma con 56 milioni in più in tre anni e 240 milioni aggiuntivi dal 2004. Tra le Regioni a incassare di più ci sono Lombardia (218 milioni), Emilia Romagna (143,8) e Toscana (124,6), mentre il Molise realizza appena 1,63 milioni e la Basilicata 4,4.