“A Banzi non vediamo un consigliere regionale da anni”

16 gennaio 2012 | 11:38
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“A Banzi non vediamo un consigliere regionale da anni”

La parola ai sindaci, soprattutto quelli dei piccoli comuni. Li facciamo parlare sui temi generali della Basilicata perchè sono le persone che più di altre possono fornire un quadro realistico delle questioni che riguardano la nostra regione e i loro comuni

I primi cittadini sono i veri rappresentanti delle comunità dei cittadini, sempre in prima linea e spesso trattati con superficialità da noi giornalisti.

Cominciamo con Nicola Vertone. Primo cittadino di Banzi. Classe 1958, impegnato sin da giovanissimo in politica. Nel giugno 2004 vince le elezioni comunali e viene eletto sindaco con 553 voti nella lista “Uniti nel Centrosinistra per Banzi” coalizione composta da Margherita, Democratici di Sinistra e Rifondazione Comunista. Viene riconfermato nella tornata elettorale successiva sempre con i colori del centrosinistra. La sua appartenenza politica non gli ha impedito di rispondere in modo schietto e critico alle domande che gli abbiamo posto. Segno che i problemi vissuti sui territori vanno oltre ogni appartenenza. Problemi di cui i sindaci dei piccoli centri spesso si fanno carico di fronte ai cittadini.


La politica regionale (maggioranza e opposizione) da fiducia ai cittadini e crea diffidenze?


Crea molte diffidenze nella stragrande maggioranza dei lucani e fiducia nei soliti pochi eletti e beneficiari. Vedo raramente sia gli uni che gli altri confrontarsi ed incontrare la gente. La politica del palazzo nel palazzo non ha mai pagato e non pagherà mai. A Banzi non vediamo un consigliere regionale di maggioranza e/o di opposizione da anni, (detto questo, detto tutto o quasi tutto).

Una politica assente sui territori, ma che presenta un conto salato. Come abbatterebbe i costi della politica in Basilicata, ammesso che lei ritenga che la politica costi molto


Attenzione spesso e volentieri non ci si rende conto che i costi di cui parliamo sono i costi della democrazia. Gli sperperi sono ben altra cosa. Enti inutili, lauti stipendi ai dirigenti, convenzioni, collaborazioni inutili…..quelli sono costi e vanno tagliati.

Le Aree Programma risolveranno problemi o ne creeranno degli altri?


Credo che il futuro sia nelle Unioni dei Comuni che possono fare meglio ed hanno anche la personalità giuridica. Le Aree di Programma oggi sono contenitori vuoti che dovrebbero riempirsi di contenuto. Dalle mie parti (Banzi, Palazzo San Gervasio, Forenza e San Chirico Nuovo) hanno dato vita all’unione dei Comuni dell’ Alto Bradano ( la prima unione nata in Basilicata) che si prefigge di intervenire oltre  che sulla programmazione anche sulla gestione associata di servizi o funzioni che portano gli enti a dare prestazioni efficaci, efficienti ed economicamente vantaggiose per le popolazioni. Il futuro è in queste forme associative.

Nella gestione delle risorse lucane (gas, petrolio, acqua) che cosa non funziona?

Funzionano ai limiti della sufficienza il gas e l’acqua. Sul petrolio preferisco la chiusura dei pozzi anche a costo di rinunciare a qualche spicciolo. Altro discorso va fatto per le energie alternative (che avete dimenticato) sulle quali mi sembra che la nostra Regione sia sulla strada giusta.

Lei cambierebbe qualcosa nelle politiche di gestione delle risorse?

Cambierei tutto o quasi. Credo che i benefici siano alla lunga molto inferiori ai benefici ed alle ricadute occupazionali ed economiche. A dirla tutta cambierei anche qualche “gestore” delle risorse.

Ci dica qualcosa sulla sanità, magari sulla vicenda dell’ospedale di Venosa

Pensandoci bene ed a proposito di Venosa la prima cosa che mi viene in mente è quella di non condividere le modalità con cui si sta protestando o manifestando in quella cittadina. La chiusura dell’ospedale non è solo nei fatti di oggi ma nelle carte di ieri. Credo che sull’argomento sia in atto una ennesima speculazione politica. Si è stati superficiali nel non voler considerare la proposta dell’ospedale unico in c.da Boreano e soprattutto in questi ultimi due anni chI doveva agire non lo ha fatto. Ovviamente oggi mi sembra un po’ troppo tardi per poter ripristinare la situazione e soprattutto mi sembra solo una protesta senza una valida proposta. Credo sia meglio per tutti chiedere alla Regione una migliore organizzazione del servizio del 118 in tutta l’area e, soprattutto, un forte investimento sulle infrastrutture che hanno il sapore dell’Africa. Non va sottovalutato il fatto che oggi per raggiungere Potenza o Melfi da Banzi, Genzano e Palazzo occorrono dai 40 ai 50 minuti ( se qualche scellerato non chiude le strade di Pazzano e Vaglio). A volte 40 o 50 minuti e a volte potrebbero essere tanti per salvare una vita.

Un’idea chiave per il rilancio dello sviluppo in Basilicata

Utilizzare le risorse naturali e le bellezze paesaggistiche, archeologiche e monumentali.

La cosa peggiore del momento in Basilicata

La Basilicata a due marce. Aree in classe A ed aree, come  l’Alto Bradano, in classe Z.

La cosa migliore del momento in Basilicata

Un prelievo fiscale minore rispetto alle altre Regioni.

Che cosa dovrebbe fare la Regione per aiutare la comunità di Banzi?

A noi  basta una strada degna di questo nome che colleghi la Basentana con la Bradanica.  Come vede non siamo egoisti da queste parti. Da sette anni in quest’area i sindaci parlano un linguaggio unico perché siamo consapevoli che da soli non si va da nessuna parte. A Banzi gradirei completare gli scavi archeologici.

Che cosa dovrebbe fare lei, in qualità di sindaco, che ancora non ha fatto?

Mancava una Palestra coperta ed in questi giorni iniziano i lavori, mancava un cine teatro e fra qualche mese ce lo consegneranno. Mancavano tante altre cose che abbiamo realizzato e che realizzeremo. Un cosa non abbiamo ancora fatto è una struttura ricettiva nel centro storico. Abbiamo chiesto alla Regione ( da ben 4 anni ) l’autorizzazione alla variazione di destinazione d’usi di alcuni immobili destinati ad edilizia residenziale pubblica a struttura ricettiva. Poi il mio sogno personale, “Il Parco tematico delle energie alternative” che speriamo si possa realizzare nell’ambito dei progetti di sviluppo locale con l’eolico.

Lanci un messaggio agli altri sindaci del territorio Vulture-Alto Bradano


Più che un messaggio il mio vuole essere un invito a non mollare ed a continuare nel sentirsi sempre e comunque “padroni di niente e servi di nessuno” se non dei nostri amministrati.