Strage di Natale: da oggi la camera ardente

26 dicembre 2011 | 08:38
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Strage di Natale: da oggi la camera ardente

La famiglia di Ettore Bruscella, il 77enne che ha sparato e ucciso Maria Antonietta Menchise e i suoi due figli, Maria Donata e Matteo, e ferito il padre Leonardo, si dissocia dal gesto dell’omicida. Intanto l’autore della strage resta in carcere. Convalidato l’arresto

Nel corso delle indagini sono emersi i retroscena di un delitto quasi annunciato. Ettore Bruscella, durante l’interrogatorio di garanzia, ha ammesso le sue colpe. L’uomo che ha sparato, Ettore Bruscella, aveva più volte minacciato la famiglia Menchise, a seguito di continui litigi. Al centro della controversia tra l’assassino e le vittime, la canna fumaria che serviva la lavanderia gestita da Antonietta Di PalmaIn paese descirvono l’assassino come un uomo rissoso, litigioso, prepotente. La freddezza e la determinazione con cui ha commesso il delito, fanno pensare ad una terrificante premeditazione. A Genzano la gente è sconvolta e continua chiedersi se e come questa strage si poteva evitare. E’ stato accertato che il pensionato si è recato poco prima delle 18 nella sua abitazione dove ha preso il suo fucile semi-automatico. In quel momento in casa non c’era nessuno per questo ancora non si sa se Bruscella fosse animato da collera per un fatto accaduto poco prima. Compiuta la strage, l’uomo, ancora armato, è salito a bordo della sua auto ed ha girovagato per il paese, fino a quando non è stato individuato e arrestato dai Carabinieri ai quali non ha opposto alcuna resistenza. I funerali sono previsti giovedì 29 dicembre. Domani mercoledì 28, nella Chiesa madre, sarà allestita la camera ardente.