Sequestri antimafia dalla Puglia a Venosa

19 dicembre 2011 | 17:04
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Sequestri antimafia dalla Puglia a Venosa

L’imprenditore pugliese aveva beni immobili anche nella città d’Orazio. Già nel 2002 era stato al centro di un’inchiesta giudiziaria

Ammonta a cinque milioni di euro il valore dei beni mobili e immobili sequestrati dai carabinieri a un imprenditore, Saverio Sorangelo, di 57 anni, di Gravina in Puglia. L’uomo, secondo gli inquirenti sarebbe collegato ai clan Mangione, Gigante e Matera. Il sequestro odierno è stato preceduto lo scorso 16 novembre , in dal sequestro di beni per un valore di 23 milioni di euro.

I sequestri di oggi, lunedì 19 dicembre sono stati eseguiti ad Altamura e Gravina in Puglia, in provincia di Bari, e a Venosa, in provincia di Potenza. I provvedimenti cautelari sono stati emessi dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Bari su proposta della Direzione distrettuale antimafia del capoluogo.

Sorangelo, già nel 2002, era stato destinatario di un altro provvedimento di natura patrimoniale conclusosi con il sequestro della sala ricevimenti ‘Parco dei Templarì ad Altamura.