Melfi e il lavoro psicologico

15 dicembre 2011 | 11:32
Share0
Melfi e il lavoro psicologico

Senza trascurare l’aspetto fisico, il tecnico cerca di concentrare il massimo degli sforzi sul mente della squadra.

Nel calcio più che i piede (indispensabili per questo sport) serve la testa. Una squadra libera da costrizioni mentali può sicuramente presentarsi meglio in campo rispetto a chi in campo scende contratto psicologicamente. Mister Rodolfi lo sa bene ed è ben conscio che la via della salvezza passa dalla partita di domenica contro l’Aprilia e tutto il girone di ritorno. Contro l’Arzanese il calo mentale dell’ultimo quarto d’ora ha gettato al vento tre punti meritati. Episodio che la squadra e l’allenatore vogliono archiviare come puro caso, ma caso non è. I precendenti lontano dal Valerio in questa stagione mettono i brividi perciò ci si affida al campo di casa che ha regalato quasi oltre il novanta per cento dei punti ai gialloverdi. Il tecnico Rodolfi contro i laziali dovrà fare i conti con le assenze. Oltre a Scarsella si è aggiunto anche il capitano, Luigi Viola. Il ragazzo non si è allenato ieri per un problema alla caviglia. Ancora in dubbio la presenza di Stefano Spagna. Il bomber salentino, assente da due settimane, scalpita per giocare ma le condizioni della sua caviglia non sono delle migliori. Contro l’Aprilia pronto un centrocampo con Giunta e Caprioli centrali, Giorgio Russo e Ambrogetti sulle fascie e Tirelli a supporto dell’unica punta. Per la maglia da numero nove è lotta tra Simeri e Lionetti.