L’osservatorio rifiuti

4 dicembre 2011 | 16:04
Share0
L’osservatorio rifiuti

Nella riunione del 25 novembre 2011 i presenti si sono preoccupati della scadenza delle ordinanze del presidente della giunta regionale 2/2011, 3/2011, e 5/2011. Tutte in scadenza al 30 novembre. Si tratta delle ultime ordinanze finalizzate ad affrontare la costante emergenza rifiuti consentendo il conferimento nelle discariche sparse sul territorio In particolare le ordinanze riguardavano gli impianti di Pisticci, Salandra, Tricarico, Venosa, Lauria, Atella.  Alla faccia della proclamata svolta, la riunione è servita a fare il punto della situazione e a rinviare il tutto per altri due mesi, considerato che esiste ancora una volumetria disponibile. Al momento, dunque, il pericolo di sputtanamento è allontanato grazie alla solita soluzione discariche. Si è deciso, infatti, di utilizzare le volumetrie residue ancora disponibili individuate dalle ordinanze scadute. La Provincia di Potenza provvederà ad utilizzare gli impianti presenti sul proprio territorio, anche se, come ha segnalato Lacorazza, ad Atella sono disponibili pochissime cubature della vecchia vasca.  Lo stesso presidente della Provincia di Potenza ha sollecitato di accelerare le procedure di pagamento per la realizzazione della nuova vasca.  All’ordine del giorno: la gestione dei flussi dei rifiuti prodotti in Provincia di Potenza e, al secondo punto, le attività programmatiche, ossia la pianificazione regionale e provinciale.

Nella riunione si scopre che:


  • L’impianto di Lauria non è in esercizio

  • Per fortuna l’impianto di Venosa potrebbe rendere disponibili volumi per il conferimento di rifiuti del bacino centro di Potenza

  • Il Comune di Pisticci ha difficoltà economiche per ampliare ulteriormente di circa 50mila metri cubi il proprio impianto

  • Per fortuna l’impianto di Salandra ha una disponibilità imposta con le citate ordinanze, ma non ancora utilizzate

  • L’impianto di Tricarico ha già esaurito la quantità di rifiuti stabilita con le citate ordinanze

C’erano tutti, da De Filippo a Mancusi, da Lacorazza a Bonelli, da Altobello a Santarsiero, dirigenti generali e dirigenti d’ufficio. Sembrava un vertice di estrema importanza e invece “era un calesse”.

I convenuti hanno preso atto della situazione. Una situazione che, tutti d’accordo, nel bacino Potenza centro permane critica. Bella scoperta. Bisognerebbe essere preoccupati perché il secondo punto all’ordine del giorno della riunione è stato rinviato ad altra data. L’anomalia è tutta nelle contraddizioni tra il predicare e il razzolare. Sempre emergenza e sempre discariche. Di programmazione ancora non se ne parla, anzi no. Se ne parla soltanto.