Le verità nascoste sull’erosione della costa jonica e sul porto degli Argonauti

3 dicembre 2011 | 07:23
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Le verità nascoste sull’erosione della costa jonica e sul porto degli Argonauti

IN PRIMA PAGINA. L’erosione della costa metapontina mangia soldi e sabbia. Negli utlimi due anni il fenomeno si è aggravato. Il porto degli Argonauti ha divorato la spiaggia. La Regione non vede, spende soldi inutilmente, o magari utilmente per qualcuno. In esclusiva gli ultimi studi sugli effetti devastanti dell’insediamento portuale  Come un medico che continua a prescrivere medicine ignorando la causa del male. Così la Regione Basilicata, che sta intervenendo, a suon di milioni di euro, per arginare l’erosione costiera sulla spiaggia di Metaponto. Ma interviene senza ammettere mai, a chiare lettere, quale danno aggiuntivo abbia arrecato il Porto degli Argonauti, inaugurato un paio di anni fa, alla stessa spiaggia,. Due milioni di euro la cifra investita e già spesa tra il 2009 e il 2011 per il ripascimento, cioè per restituire un po’ di sabbia a spiagge ormai quasi scomparse. Otto milioni, invece, è la cifra prevista, sempre dalla Regione, tramite il Dipartimento Infrastrutture, per frapporre delle barriere all’avanzamento del mare, solo nella zona di Metaponto Lido. Una parte di questi fondi, inoltre, è stata destinata ad uno studio preliminare dell’Università della Basilicata, rappresentata dall’equipe del professor Michele Greco. Soldi su soldi. Da quelli già spesi a quelli da investire a breve. Fondi pubblici che dovrebbero andare a limitare i danni provocati da un’erosione che è in corso, non c’è dubbio, da 50 anni. Ma le cause dell’accelerazione del processo di erosione e il conseguente avanzamento del mare avvenuto negli ultimi due anni nell’area di Metaponto Lido sono passati sotto un nebuloso silenzio delle istituzioni.

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