Giovanni Passannante “cade” nella rete

9 dicembre 2011 | 13:24
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Giovanni Passannante “cade” nella rete

Anche la storia del cuoco lucano che, nel 1878 attentò alla vita del re Umberto I di Savoia, si fa spazio nel web. Sabato 10, alle 17, un incontro promosso dal comitato Pro Salvia, nell’ex cappella di San Rocco a Savoia di Lucania, sarà l’occasione per presentare il sito dedicato a Giovanni Passannante

Basterà digitare www.giovannipassannante.it per addentrarsi nella storia dell’anarchico che, il 17 novembre del 1878 a Napoli, attentò alla vita del re d’Italia. Di Passannante s’è detto tanto. La sua storia è nota ai più grazie anche a libri e film sul suo conto. Ultima in ordine di tempo l’iniziativa, promossa dal comitato “Pro Salvia” della creazione di un sito a lui interamente dedicato in un’era in cui l’informazione in internet la fa da padrona. 

La presentazione del sito web dedicato a Passannante sarà anche l’occasione per discutere di un’altra vicenda strettamente collegata al gesto del cuoco attentatore. Quella del cambio del nome, da Salvia in Savoia, accettata dagli amministratori dell’epoca, su imposizione della casa reale, per lavare l’onta.

A distanza di 133 anni dall’attentato, infatti, resta attuale la “querelle” su chi ritiene che Savoia debba tornare a chiamarsi Salvia e chi invece è convinto che l’attuale toponomastica sia da conservare (il comitato Pro Savoia). Di questo si discuterà sabato 10, nella ex chiesa di San Rocco. “La storia siamo noi” è il titolo dell’iniziativa. Un titolo che mette in primo piano la “sovranità” dei cittadini di Savoia. “Loro, e solo loro- ritiene il presidente del comitato Pro Salvia, Peppino Salvatore- potranno decidere sul cambio del nome”. L’incontro-dibattito, a cui prenderanno parte numerosi storici, sarà l’occasione anche per chiarire gli aspetti tecnici legati ad un evetuale cambio della toponomastica.