DisEquitalia e lo sceriffo di Nottingham

18 dicembre 2011 | 11:28
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DisEquitalia e lo sceriffo di Nottingham

Equitalia sarebbe nata per inasprire la lotta all’evasione. Nei fatti non becca neanche un delinquente e tortura i contribuenti onesti. Spieghiamo. Se un cittadino, un artigiano, un commerciante non ha pagato le tasse che avrebbe dovuto pagare, deve aspettarsi immediatamente un avvoltoio davanti la porta di casa. Quell’avvoltoio fa finta di non sapere che quel cittadino non è un evasore, ma un contribuente che ha dichiarato fino all’ultimo centesimo del proprio reddito. Però, alla dichiarazione non corrisponde il versamento delle tasse dovute. Magari perché quell’artigiano, non ha potuto pagare, si è trovato in difficoltà, perché ha dovuto soccombere ad altre spese magari impreviste. Equitalia, in questi casi, ha una risposta precisa: chissenefrega.

E già, perché l’interesse di questo moderno sceriffo di Nottingham è incassare il 9% dell’importo che riesce a sfilarti con le torture e con il terrorismo psicologico. Quando arriva lui, lo sceriffo, tu smetti di essere un cittadino che lo Stato dovrebbe rispettare, ma diventi un maiale da scannare. Perdi la dignità di affidabile artigiano e diventi un “cattivo pagatore”. Prima domanda: perché Equitalia tratta i cittadini non evasori, ma semplicemente impediti nel pagamento delle tasse dovute, peggio degli evasori? Rateizzazioni al limite dell’impossibile, interessi al limite dell’usura. Oltre a questo problema, diciamo di educazione e di costume, il nostro sceriffo di Nottingham, padrone autorizzato a non rispettare la legge, ne combina di tutti i colori.  

Solo per raccontare qualche episodio. A Genova il P.M. Francesco Pinto chiedeva il rinvio a giudizio del direttore di Equitalia  Liguria e di altri quattro funzionari, per abusod’ufficio e falso.  A febbraio del 2011, il Giudice tributario di Bari   ha condannato Equitalia Puglia per la condotta vessatoria nei confronti di una impresa, che ha dovuto mettere in cassa integrazione tutti i suoi dipendenti.

E’ evidente che le vittime di Equitalia non sono gli evasori, ma la maggioranza dei contribuenti italiani. La Corte di Cassazione è dovuta intervenire ripetutamente per disciplinare gli abusi che gli uffici di EquitaliaSpa perpetrano quotidianamente, in particolare la illegittima e odiosa abitudine con effetti ricattatori  di iscrivere fermo amministrativo ed ipoteca per debiti inferiori agli 8.000 euro, e non solo per debiti erariali , come impone la legge, ma anche per sanzioni amministrative. E’ anche evidente che esiste uno strano gioco tra lo Sceriffo e l’Agenzia delle Entrate, che possiede la quota maggioritaria di Equitalia.  In un paese civile, lo Stato non ha bisogno di uno Sceriffo che fa il “lavoro sporco.” In un paese civile l’ipocrisia dello Stato nei confronti dei cittadini onesti braccati da Equitalia, è insopportabile. Intanto gli evasori se la spassano. Intanto quell’artigiano onesto comincia a pensare che in fondo è meglio darle che prenderle. E anche lui sarà il benvenuto nel circolo degli evasori. Siamo certi che Equitalia fa un utile servizio all’evasione e agli evasori.