Alsia, i divulgatori e tecnici denunciano: “aspettiamo la riorganizzazione da sei anni”

7 dicembre 2011 | 18:55
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Alsia, i divulgatori e tecnici denunciano: “aspettiamo la riorganizzazione da sei anni”

Egregio Consigliere del Consiglio regionale della Basilicata, è da tempo che denunciamo l’insostenibile stato di commissariamento in cui versa l’Agenzia lucana di sviluppo e innovazione in agricoltura (ALSIA) da circa 6 anni, grazie ad una legge regionale che, di fatto, ne ha paralizzato le attività dal 2006
Le diamo dei dati eloquenti: 5 commissari in 5 anni, con 9 proroghe di commissariamento!
E’ questo il non invidiabile record dell’ALSIA che presto potrebbe essere battuto visto che l’ultimo mandato commissariale (rinnovato dal Consiglio regionale ad agosto 2011) è in scadenza al 31 dicembre.
Una vicenda sempre più grottesca, quella dell’ALSIA, che ha inizio nel 2006, quando la Regione Basilicata, con L.R. 11/2006 commissariava l’ente con queste testuali premesse: “ai fini e nelle more della riorganizzazione dell’attività amministrativa” che si sarebbe completata “in pochi mesi”.
Una riorganizzazione annunciata più volte come “imminente”, anche di recente, da esponenti politici e di governo regionale, ma di cui non ci risulta nessuna proposta concreta all’esame del Consiglio.
Concreta, invece, è una riorganizzazione degli uffici dell’Alsia avviata il mese scorso dal Commissario uscente che vede di fatto la “provincializzazione” delle attività di “Sviluppo agricolo”.
Riorganizzazione “bocciata” pubblicamente da sindacati, dal portavoce del PD e dallo stesso Presidente della III Commissione consiliare, perché “scollegata dal progetto di riforma della governance agricola e pertanto destinata a produrre difficoltà, resistenze e contraddizioni”.
Ma di questa “imminente” legge di riforma della governance, che coinvolgerebbe il Dipartimento agricoltura, l’Arbea, i Consorzi di bonifica e l’Alsia, dopo quasi 6 anni, per il momento circolano solo fumose bozze anonime.
Ancora oggi, in contraddizione alle pubbliche dichiarazioni di politici ed amministratori, piuttosto che assistere ad un dibattito aperto sul tema strategico di Servizi di sviluppo più efficienti e moderni, continuiamo a constatare una stasi indecente del Governo regionale nel programmare le politiche di Sviluppo agricolo e nell’affidarne la realizzazione agli enti preposti, tra cui l’ALSIA. La programmazione regionale, infatti, è ferma a 6 anni fa, con la Regione inadempiente alle sue stesse leggi (l’art. 4 della L.R. 29/2001 dispone che il Piano Triennale dei Servizi di sviluppo sia redatto dal Dipartimento agricoltura e approvato dal Consiglio regionale).
In questi anni abbiamo più volte ma inutilmente chiesto di uscire da questa situazione stagnante a cui i commissariamenti semestrali hanno ridotto l’Alsia.
Tra 3 settimane scadrà l’ennesimo mandato commissariale decretato con legge regionale ed il Consiglio dovrà decidere cosa fare.
Dovremo di nuovo prendere atto di una legge regionale che sancisce la decima proroga del commissariamento per altri 6-12 mesi?
Vedremo, di nuovo, la nomina di un sesto commissario (sono già aperte le totocandidature) o la rinomina dell’attuale (probabilmente sarebbe la cosa meno indecente) nelle more della “imminente” legge di riforma della “governace” in agricoltura, mentre si continua a parlare di efficaia, efficienza, risparmio e razionalizzazione della spesa?

Egregio Consigliere,
la storia di questi 6 anni ha dimostrato:
1) l’inutilità ed i danni (anche economici) del “congelamento” dell’ALSIA, in attesa di decidere cosa farne;
2) l’incapacità di definire un nuovo assetto organizzativo più funzionale per gli enti operanti in agricoltura (e siamo alla vigilia del nuovo settennio di attuazione della PAC);
3) l’incapacità di ottemperare almeno a quanto previsto dalla normativa vigente (ai sensi della L.R. 29/01) in tema di programmazione triennale dei Servizi di sviluppo regionali.

Gentile Consigliere,
proprio per il rispetto che sentiamo nei confronti del Consiglio regionale, Organo legislativo e sede di esercizio della gestione democratica della Basilicata, riteniamo che i limiti della decenza siano già stati abbondantemente superati.
Per questo lanciamo un appello a Lei ed ai suoi colleghi Consiglieri regionali di “buona volontà” (visto lo spirito natalizio) per consentire ai dipendenti dell’Alsia di svolgere i loro compiti istituzionali con maggiore efficienza ed efficacia rispetto a quanto hanno potuto fare in questi 6 anni di inutile gestione commissariale, senza alcuna programmazione.

La proposta è semplice ma chiara: inserire nella prossima Legge finanziaria regionale il seguente articolo:
“l’articolo 10 della L.R. 11/2006 (Riforma e riordino degli enti ed organismi subregionali) è abrogato.” (Si tratta dell’articolo che affidava – provvisoriamente – la gestione dell’Asia ad un “Commissario straordinario” nelle more della “imminente” riforma dell’Ente).

Questo consentirebbe all’Alsia di tornare ad operare efficacemente secondo i fini istituzionali, in attesa che la politica regionale, con i suoi tempi, definisca la tanto citata “nuova governance” in agricoltura.

Confidando nel suo personale impegno,
la salutiamo con cordialità.

Il Coordinamento dei Tecnici e Divulgatori dell’Alsia