“Su Fenice si faccia chiarezza. Inammissibile aspettare oltre”
Nuovo dibattito sabato 12 novembre, presso la sede del WWF Basilicata, sulle vicissitudini ambientali connesse allo scandalo Fenice e all’emergenza inquinamento delle falde acquifere: tra i relatori, membri delle Associazioni ambientaliste e Comitati civici lucani.
Ribadito il tema del corto circuito ingeneratosi tra un obsoleto sistema di monitoraggio locale e manchevolezza degli organi regionali – Dipartimento Ambiente in primis – nell’attivazione di procedure volte a superare una decennale situazione di stallo, l’attenzione si è focalizzata sulla rivendicazione di un controllo ininterrotto e non frammentario dei parametri di sicurezza ambientale; un preciso monito si è voluto lanciare alla Regione sull’impellenza di un’inequivocabile assunzione di responsabilità.
Ancora, l’accento è stato posto su “temi troppo spessosottaciuti, quali l’inquinamento dell’aria e l’allarme diossina” connessi ad emissioni incontrollate prodotte tanto da Fenice quanto da quella che il Comitato Aria Pulita dice essere “ sua fotocopia softin città”: la “ex Sider” di Potenza.
Paventato il rischio di disastro ambientale, si annunciano importanti azioni di protesta e mobilitazione, oltre ad un sit-in davanti al Tar per il 16 novembre.