Se non si trasferisce in Piemonte le tolgono la figlia

12 novembre 2011 | 14:54
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Se non si trasferisce in Piemonte le tolgono la figlia

“Condannata” a lasciare la sua terra per trasferirsi in Piemonte dove vive il padre di sua figlia. Un giudice torinese ha intimato, ad una mamma di 43 anni, della provincia di Potenza, di trasferirsi nella regione del Nord Italia per favorire i rapporti tra la figlioletta e l’ex marito. Se non lo farà il provvedimento del giudice parla chiaro: la bimba le verrà tolta e sarà affidata ad una comunità. Nel provvedimento- come ci ha spiegato l’avvocato della donna, il legale potentino Francesca Sassano- si contesta l’inadeguatezza del contesto materno. La mia assistita- aggiunge l’avvocato Sassano- respinge questa valutazione. Siamo in presenza di una grave violazione dei diritti costutuizionali. Per questo motivo- spiega l’avvocato- abbiamo deciso di rivolgerci al presidente della Repubblica in qualità di capo del Csm e alla Corte di Cassazione per quello che ritieniamo un provvedimento illeggittimo costituzionalmente”.

La donna, come ci ha riferito il legale, qui in Basilicata ha un lavoro, è insegnante in una scuola media. Per lei il trasferimento significherebbe lasciare il lavoro e dover rinunciare all’unica fonte di sostentamento per lei e la bambina e vivere con l’assegno che le passa l’ex marito pari a 150 euro.