Madre separata costretta a trasferirsi in Piemonte, fissata l’udienza di opposizione

28 novembre 2011 | 19:32
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Madre separata costretta a trasferirsi in Piemonte, fissata l’udienza di opposizione

A una donna di 43 anni, della provincia di Potenza, il giudice della causa di separazione ha ordinato di trasferirsi vicino all’ex marito, in Piemonte, altrimenti le verrà tolta la figlia. La donna, assistita dall’avvocato Francesca Sassano, si è opposta. L’udienza per decidere sull’istanza di revocazione dell’ordinanza è stata fissata per il 15 dicembre, al tribunale di Torino

Intanto il giudice che aveva disposto l’ordinanza di trasferimento, Maria Luciana Dughetti, è stato sostituito da Michela Tamagnone che ora dovrà decidere se lasciare la donna in Basilicata con sua figlia o dare seguito all’ordinanza emessa del primo giudice che si è occupato della vicenda. La donna, che in Basilicata insegna alle scuole medie, si oppone alla decisione del giudice torinese lamentando una lesione di diritti costituzionali, quali la libertà personale di movimento e la scelta di residenza, ma ancor più lamenta il danno economico che subirebbe con il trasferimento. L’ex marito, infatti, le passa un assegno di 150 euro mensili. L’insegnante lucana per trasferirsi in Piemonte dovrebbe ovviamente lasciare il lavoro.