“Il Piano rifiuti della provincia di Matera è contro l’ambiente”

22 novembre 2011 | 13:25
Share0
“Il Piano rifiuti della provincia di Matera è contro l’ambiente”

Assurdo puntare ancora sullo smaltimento trasferendolo dalla discarica alla valorizzazione energetica. Ma quando la raccolta differenziata?

Ieri Legambiente Basilicata Onlus ha presentato le sue osservazioni al piano provinciale di organizzazione dei rifiuti della provincia di Matera che ha pochi elementi di pianificazione ed appare più un’enunciazione di principi e buone prassi, soprattutto su riduzione dei rifiuti, autocompostaggio, per l’applicazione delle buone pratiche, ecc.
L’obbiettivo di raccolta differenziata fissato dal D.Lgs 152/2006 e dalla legge 27 dicembre 2006, n. 296 è del 65% entro il 31 dicembre 2012, relativo solo alle frazioni realmente raccolte in maniera differenziata e non rivenienti da miracolosi trattamenti meccanici e deve essere riferimento obbligato anche per la provincia di Matera.
Le stesse previsioni di intercettazione delle varie frazioni previste dal piano sono timide e sembrano proposte solo per dimostrare che c’è tanto materiale da recuperare per la valorizzazione termica.
Lo spazio dedicato alle isole ecologiche, anche qui, è un puro enunciato teorico senza nessuna previsione o pianificazione, diversamente da quello che si propone per la trasferenza che possiamo interpretare come necessità di agevolare la raccolta del tal quale per l’avvio agli impianti di produzione di CSS che nel piano trovano ampia descrizione e dettaglio.
Come accaduto per il passato, questo piano inverte nuovamente il problema concentrandosi sulla coda e non sulla testa del problema, pensando prima alle quote residuali ed agli “scarti” della raccolta differenziata senza avere prima un sistema di raccolta differenziata. Impostando attenzioni ed investimenti sugli impianti di produzione del CSS prima ancora di investire sulla necessaria impiantistica a servizio della Raccolta Differenziata.
Si comprende poi analizzando le tabelle con gli obiettivi di raccolta differenziata che si prevedono, il 25% nel 2012 (dato fuori obiettivo previsto dalla legge), il 40% al 2013 (dato fuori obiettivo previsto dalla legge), il 60% al 2013 (dato fuori obiettivo previsto dalla legge) che l’obiettivo del piano non sono le raccolte differenziate.
È sufficiente leggere i giornali di questi giorni per rendersi conto di come il territorio dell’Alto Bradano, gestendo il servizio sotto forma comprensoriale, abbia raggiunto in soli 2 mesi percentuali medie del 60% di raccolta differenziata.
Nella Provincia di Matera i Comuni di Montalbano Jonico e Montescaglioso, senza ricorrere a finanziamenti esterni, senza ricorso alle “pianificazioni” ma semplicemente organizzando sul territorio il servizio finalizzato ad avviare un sistema di Raccolte differenziate, siano stabilmente da anni oltre il 60% di performance.
Stupisce vedere la Provincia di Matera proporre un piano provinciale dei rifiuti incentrato sulla realizzazione di impianti per la produzione di Combustibile Solido Secondario (CSS), con timide previsioni sulle raccolte differenziate mentre giace in qualche cassetto, dimenticato, il piano del Conai realizzato per tutti i Comuni della Provincia.
È chiaro che se applicato il piano porterebbe la Provincia di Matera a “piegarsi” ad una logica impiantistica costosa, non efficiente e non rispettosa dell’ambiente, trasferendo solo il problema dello smaltimento dalla discarica alla termodistruzione.
Legambiente Basilicata Onlus dichiara quindi di non condividere né la filosofia né l’impostazione del piano cui si opporrà in ogni modo e chiede alla Provincia di Matera di fare quello che fanno già milioni di italiani, al Nord, al Centro ed al Sud del paese: proporre un vero piano per la Raccolta differenziata per ottenere almeno il 65% di raccolta differenziata dei rifiuti (limite che la legge impone come minimo, si può fare anche meglio non è vietato) e, soprattutto per realizzarlo in pochi mesi. Dovunque in Italia si sono applicati piani per la raccolta differenziata spinta (il porta a porta o domiciliare) i risultati si sono ottenuti in mesi, non in anni. 

 Marco De Biasi– Presidente di Legambiente Basilicata