Ex pm di Potenza condannato per peculato

17 novembre 2011 | 19:29
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Ex pm di Potenza condannato per peculato

Chiamate personali, anche a numeri a pagamento, con il telefono di servizio. Il magistrato Claudia De Luca, attualmente in servizio in altra sede giudiziaria, è stata condannata ad un anno e quattro mesi per il reato di peculato

La sentenza è stata emessa dal giudice per le udienze preliminari del tribunale di Catanzaro, Antonio Rizzuti, davanti al quale si è svolto il processo con rito abbreviato. Al termine della requisitoria il pubblico ministero, ha chiesto la condanna dell’ex pm a 1 anno e 4 mesi. Il processo fa seguito all’inchiesta Toghe Lucane nell’ambito della quale l’ex pm era accusata di aver utilizzato il telefono di servizio per scopi personali.

Il rinvio a giudizio del magistrato era stato chiesto nel giugno dello scorso anno dal sostituto procuratore di Catanzaro Vincenzo Capomolla che aveva ereditato dall’ex pm di Catanzaro ed attuale sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, l’inchiesta Toghe Lucane su un presunto comitato d’affari che avrebbe agito in Basilicata con la complicità di uomini politici, magistrati, professionisti, imprenditori e rappresentanti delle forze dell’ordine. Le trenta persone che erano indagate sono state prosciolte nel marzo scorso.

Secondo l’accusa, il sostituto procuratore della Repubblica di Potenza, Claudia De Luca, avrebbe effettuato con il cellulare di turno 65 telefonate, nel periodo tra maggio e ottobre del 2003, al numero telefonico 899 a pagamento.  Con il risultato ch

Il pm De Luca è coinvolta anche, insieme ad altri magistrati lucani, ufficiali di polizia giudiziaria ed imprenditori, nell’inchiesta Toghe Lucane bis. In quest’ultima inchiesta vengono ipotizzati reati di associazione per delinquere, violazione della legge sulle società segrete, corruzione in atti giudiziari e abuso d’ufficio.