Usura ed estorsione. Antonio Sciarra condannato a sette anni

27 ottobre 2011 | 15:41
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Usura ed estorsione. Antonio Sciarra condannato a sette anni

La Polizia ha arrestato il 71enne di Palazzo San Gervasio, colpito da provvedimento di carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica di Potenza, sulla base della condanna ad 7 anni e un mese di reclusione emessa dalla Corte di Appello di Potenza, sentenza divenuta definitiva con la recente pronuncia della Corte di Cassazione che nei giorni scorsi ha rigettato l’appello proposto dal difensore dell’uomo.

Arrestato a Venosa. All’esito di una rapida attività info-investigativa Sciarra è stato individuato nel comune di Venosa, dove lo stesso è stato localizzato e bloccato a bordo di un’automobile dagli agenti di Polizia che lo hanno condotto in carcere a Melfi. L’operazione di cattura dello Sciarra, rappresenta l’epilogo dell’attività di indagine condotta nei riguardi dello stesso, a partire dalla fine degli anni ’90, sulla scorta delle denunce sporte da alcuni soggetti di Palazzo San Gervasio, tra i quali un gestore di un impianto di erogazione dei carburanti e di lavaggio auto.
L’uomo risulta tuttora indagato per i delitti di usura dalla Procura della Repubblica di Potenza, nell’ambito del procedimento penale denominato “Beautyfull”, nonché per trasferimento fraudolento di valori, dalla Procura della Repubblica di Melfi, nell’ambito del procedimento penale denominato “Bolero”.

Si serviva di prestanome. Nel mese di febbraio 2010, inoltre, è stato raggiunto da provvedimento di sequestro preventivo emesso dal Gip del Tribunale di Melfi, su richiesta del Procuratore Domenico De Facendis, di beni mobili, immobili e partecipazioni societarie, per diverse centinaia di migliaia di euro, detenuti anche per interposte persone, sul territorio lucano e nell’isola di Tenerife (Spagna).