Se i depuratori non funzionano i cittadini non pagano il canone in bolletta

5 ottobre 2011 | 16:34
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Se i depuratori non funzionano i cittadini non pagano il canone in bolletta

Se il depuratore non funziona, i cittadini non sono tenuti a pagare i relativi canoni riportati in bolletta. L’Ehpa ( Associazione per la tutela dell’ambiente e della Salute in Basilicata) ) e l’Oipa (Organizzazione internazionale Protezione animali) hanno redatto e diffuso un modulo prestampato per fare formale richiesta di esenzione alla società Acquedotto Lucano. Le associazioni citate infatti, nel modulo prestampato, comunicano che, in assenza del servizio di depurazione delle acque, gli utenti non sono tenuti a pagare i canoni di depurazione e che, in merito ai periodi in cui la pubblica fognatura è stata sprovvista di impianti centralizzati di depurazione o questi sono rimasti anche temporaneamente inattivi, hanno diritto all’integrale rimborso delle somme ingiustamente versate oltre alla relativa quota di Iva.
Il presidente dell’Ehpa, Albina Colella, e il direttore dell’Oipa Roberto Tedesco a tal proposito precisano: “La sentenza della Corte Costituzionale n.335/2008 pubblicata in data 10 Ottobre 2008, ha infatti dichiarato l’incostituzionalità delle norme di legge che prevedevano l’obbligo per gli utenti del servizio idrico di pagare i canoni di depurazione anche in assenza del servizio di depurazione delle acque, ed ha stabilito che i canoni/tariffa di depurazione debbano essere pagati dagli utenti del servizio idrico solo come corrispettivo dell’effettiva esistenza del servizio di depurazione.
I cittadini interessati possono inviare all’Acquedotto Lucano e al sindaco del Comune interessato, quale formale diffida ed atto di costituzione in mora, una raccomandata con la richiesta di immediata cessazione della fatturazione sino a che non sia realmente effettuato il servizio di depurazione, ed il rimborso di tutti i corrispettivi pagati a titolo di “canone” in assenza del servizio di depurazione, come computati in tutte le bollette idriche pagate.
I cittadini interessati possono richiedere all’EHPA e all’OIPA, oppure ai quotidiani, il modulo prestampato per fare tale richiesta”.