Scandalo Fenice, libertà negata per Sigillito e Bove

28 ottobre 2011 | 12:56
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Scandalo Fenice, libertà negata per Sigillito e Bove

Il Tribunale del Riesame di Potenza ha rigettato il ricorso presentato dagli avvocati dell’ex direttore generale e del coordinatore del dipartimento provinciale dell’Arpab, Vincenzo Sigillito e Bruno Bove. I due indagati, nell’inchiesta sull’inquinamento del termodistruttore di Melfi, restano ai domiciliari. Sigilitto e Bove erano stati arrestati lo scorso 12 ottobre nell’ambito dell’nchiesta della Procura della Repubblica di Potenza con l’accusa di non aver comunicato i dati dell’inquinamento prodotto dal termovalorizzatore Fenice di Melfi . Nello stesso filone d’indagine è finito anche l’assessore Erminio Restaino, che per i magistrati avrebbe favorito un giro di assunzioni all’Arpab.