Non ci sono più soldi, operai a casa

26 ottobre 2011 | 10:28
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Non ci sono più soldi, operai a casa
Non ci sono più soldi, operai a casa
Non ci sono più soldi, operai a casa

Non ci sono più soldi. Con questa motivazione 80 operai forestali della Comunità Montana del Melandro (dovremmo dire ex Comunità montana, ex Comunità locale e via dicendo, ma resta il senso di un ente sub regionale più volte al centro di polemiche in relazione agli sprechi della pubblica amministrazione), sono stati licenziati in anticipo rispetto alle giornate lavorative che avrebbero dovuto effettuare. Le giornate, che dovevano essere 151, sono state interrotte a 137. Due giorni fa l’annuncio della direzione dell’ente ai diretti interessati. Questa mattina, mercoledì 26 ottobre, gli operai hanno deciso di manifestare davanti la sede della Comunità Montana del Melandro, ubicata nella frazione Perolla di Savoia di Lucania. Quasi tutti gli operai con cui abbiamo parlato ci hanno riferito di lavorare per l’ente montano da circa 20 anni. Tutti hanno puntato il dito contro i sindacati “ci hanno preso in giro per trent’anni”. L’annuncio è arrivato come un fulmine a ciel sereno, visto che lo scorso 4 agosto a seguito di un incontro in Regione con l’assessore all’Ambiente Mancusi, era stato raggiunto l’accordo per le 151 giornate lavorative. Per questa ragione gli operai non si spiegano il cambio di passo. Sanno solo che due giorni fa il dirigente ha detto loro “non ci sono più soldi”. “E noi cosa dovremmo fare per campare? Andare a rubare?- si chiede Antonio Lopardo- I nostri politici ci stanno dicendo andate a rubare. Se ci tolgono pure le giornate lavorative-aggiunge Lopardo- davvero non sappiamo dove andremo a finire”. Poi dal gruppo di manifestanti, all’unisono, arriva la conferma che se non arriveranno risposte certe presidieranno e occuperanno la sede della Comunità montana. Mentre per lunedì 31 ottobre la protesta si sposterà a Potenza, davanti la sede della Regione.