Moody’s declassa anche la Basilicata

6 ottobre 2011 | 10:45
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Moody’s declassa anche la Basilicata

 A seguito del taglio del rating sul debito italiano, l’agenzia Moody’s ha annunciato una serie di azioni sui giudizi di alcune amministrazioni locali. In base alle nuove misure – giustificate anche con le misure di austerità imposte dalla recente manovra – quattro entità restano al di sopra del rating sovrano: si tratta delle province autonome di Trento e Bolzano (che scendono da Aaa a Aa3), della Regione Lombardia (da Aa1 ad A1) e della Cassa del Trentino (da Aaa a Aa3). A livello del rating italiano A2 scendono invece sei regioni, Basilicata, Liguria, Marche, Umbria, Toscana, Veneto (le prime quattro con precedente rating Aa3, le ultime due con Aa2); le province di Milano, Firenze e Torino (tutte con precedente rating Aa3); le città di Milano, Venezia e Siena (le prime due da Aa3, la terza da Aa2) oltre a Finlombarda SpA (era Aa2). Sotto il rating sovrano Moody’s classifica le regioni Abruzzo (da A2 a Baa1), Calabria (da A3 a Baa2), Campania (da A3 a Baa2), Lazio (da A2 a Baa2), Molise (da A2 a Baa1), Piemonte (da A1 a A3), Puglia (da A1 a A3), Sardegna (da A1 a A3) e Sicilia (da A1 a A3). Giù anche i rating della provincia di Rieti (da A1 a A3) e delle città di Civitavecchia (da A2 a Baa1), Firenze (da Aa3 a A3) e Napoli(da Baa1 a Baa3).