Le Sette sataniche. In Basilicata esistono davvero?

7 ottobre 2011 | 08:35
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Le Sette sataniche. In Basilicata esistono davvero?
Le Sette sataniche. In Basilicata esistono davvero?
Le Sette sataniche. In Basilicata esistono davvero?

Strani suicidi, inquietanti rivelazioni. Segni del destino. Psicopatologia del plagio. Si fa presto a dire “sette sataniche”Anche se in Italia si diffondono come l’olio versato. Chiese, riti, sette, luoghi misteriosi che fanno paura, ma non a tutti. “Iltema della manipolazione mentale – scrive lo psicoterapeuta Massimo Buttarini –  è strettamente connesso con quello del settarismo criminale che utilizza il controllo mentale distruttivo. Parlare di manipolazione mentale significa fare riferimento a un particolare tipo di relazione, dove uno o più individui senza scrupoli, adottando tecniche raffinate e consolidate di condizionamento mentale e di suggestione psicologica, cercano di soggiogare altri individui alla loro volontà strutturando così delle relazioni patologiche caratterizzate da dinamiche di potere distruttivo finalizzato all’annullamento dell’identità della vittima e alla sua strumentalizzazione.”. Tra riti satanici e metodi del settarismo criminale esiste un labile confine. Ciò che preoccupa è la fine che fanno spesso le vittime di queste manipolazioni. E in Italia, il Ministero degli Interni, ha finalmente voluto vederci chiaro si movimenti magici e pseudo religiosi.

I satanisti

Satanismo razionalista, acido e luciferismo: sono questi i tre principali raggruppamenti che si rifanno al culto di satana che sono analizzati nel Rapporto 2010 del Dipartimento della pubblica sicurezza sulle sette religiose. Nel satanismo razionalista satana rappresenta “un simbolo di ribellione, anticonformismo ed edonismo”. In quello “acido” il richiamo e’ un “mero pretesto per dare sfogo ad intime perversioni, attraverso esperienze drogastiche, orgiastiche o atti di violenza”. E’ questo “il fenomeno piu’ incontrollabile e pericoloso”, sottolinea il documento. Nel luciferismo satana è uno dei due principii vitali; dunque “non e’ il male, ma semplicemente l’opposto di dio ed è altrettanto necessario”. I gruppi presenti in Italia si rifanno principalmente al primo e al terzo “raggruppamento”. Tra i gruppi principali analizzati vi è quello dei “Bambini di satana”, lo “Iod astrum aurum” e il gruppo “Luce degli inferi”. A Roma si trova la “Chiesa nera luciferina” e la “Setta del laterano”. Tra i gruppi citati anche quello denominato “Orgasmo nero” i cui responsabili “farebbero uso, durante i riti, di sangue umano e sostanze stupefacenti” e sottoporrebbero gli adepti a minacce psicologiche e fisiche di varia natura per condizionarne il comportamento.

La Basilicata tra dicerie e preoccupazioni

Estate 2006. Tre giovani muoiono a pochissime settimane l’uno dall’altro a Venosa. Sono morti per suicidio, dichiarano gli inquirenti e i medici. Ma c’è chi non è convinto. La posizione in cui sono stati trovati, impiccati, e le foto che conservano in tasca lasciano immaginare altri scenari. Anche i familiari non accettano che si parli di suicidio. Nel paese facce allibite e spaventate discorsi strani davanti ai bar e nelle scuole che portano su strade inquietanti. La domanda è: che cosa sta succedendo? Forse quei suicidi sono legati a misteriosi e pericolosi legami. Un prete, qualche mese dopo, durante una predica domenicale supplica i genitori a controllare i figli perché nella notte di Halloween qualcosa può succedere. Rimane l’allarme e la paura, ma nulla succede.

Matera. Ottobre 2007, una ragazza si impicca al cancello di un casolare diroccato. Aveva compiuto diciotto anni da pochi giorni. La trova il fidanzato nella notte, in quel posto, dove secondo alcune testimonianze si svolgono da qualche tempo riti satanici. Sarà perché sui muri del casolare sono disegnati simboli misteriosi. Rimane il fatto che il Pm dell’epoca, Rosanna De Fraia, ipotizza il reato di istigazione al suicidio. Pare che ci fossero molti elementi ad avvalorare l’ipotesi che la ragazza frequentasse quel luogo dove, dopo la morte, comparirono nuove scritte e simboli satanici.

Due episodi simbolici, non isolati, cha hanno alimentato sospetti sulla presenza di sette sataniche in Basilicata.

Ma in Lucania esistono davvero le Sette?

Il Rapporto 2010 di Telefono antiplagio sul satanismo, segnala che in Basilicata a quella data sono attivi 5 gruppi satanici su 99 segnalati in tutto il Sud. Nella classifica nazionale la Lucania è al sedicesimo posto, davanti a Abruzzo, Molise, Trentino, Valle d’Aosta. Il numero di adepti secondo alcune stime varia da 40 a 100 persone. Se allarghiamo ad altri gruppi pseudoreligiosi o esoterici, gli adepti dovrebbero essere all’incirca cinquecento. Numeri che in valore assoluto sembrano piccoli, ma se collegati all’intensità e alla pericolosità con cui agiscono, specie le sette sataniche, le dicerie e le preoccupazioni avrebbero una certa fondatezza. Ma dove sono i gruppi satanici? Uno a Potenza, uno a Matera, uno nella zona di Venosa, uno in Val d’Agri nell’area tra i paesi di Tramutola e Viggiano, uno nella zona della montagna materana. (continua)

L’inchiesta è stata interamente pubblicata sul numero 6 di Basilicata24-Il giornale d’inchiesta- in edicola sabato 1 ottobre.