Incolla la bocca al collega, ma per scherzo

18 ottobre 2011 | 07:53
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Incolla la bocca al collega, ma per scherzo

Incollare la bocca del proprio collega di lavoro, e procurargli malesseri fisici per qualche settimana, non è una giusta causa di licenziamento se il fatto è nato per uno scherzo. E’ quanto ha deciso una corte tedesca, il tribunale del lavoro di Marburgo, che ha affrontato una causa nata per scherzo e finita quasi in tragedia.

SCHERZO SUL LAVORO –In un’azienda di 350 dipendenti è avvenuto uno scherzo davvero pesante. Uno dei dipendenti ha cosparso di colla super attaccante la parte superiore di una bottiglia d’acqua del proprio collega di lavoro. Quando questi ha provato a bere, la colla, che si era indurita, gli ha incollato la bocca alla bottiglia, e solo portandolo all’ospedale con un’autoambulanza si è riusciti a risolvere la situazione. L’uomo “incollato” è stato ricoverato per alcuni giorni, e ha avuto problemi di sensibilità a bocca e denti per molte settimane. Un fastidio non di poco conto, specie alla luce della sua passione per uno strumento musicale a fiato, la tromba

LICENZIAMENTO INGIUSTO – L’azienda ha licenziato il dipendente responsabile dello scherzo, chiedendone anche il risarcimento della malattia pagata al collega che aveva subito lo scherzo della bottiglia incollata. Il tribunale del lavoro però ha trovato il licenziamento eccessivo proprio per la natura giocosa e non intenzionale dell’accaduto, disponendo quindi il reinserimento sul luogo di lavoro del dipendente. Le spese per la malattia, però, di circa mille euro, dovranno essere risarcite. Tra i due colleghi è comunque stata siglata sin da subito la pace, perché l’autore dello scherzo ha accompagnato la vittima all’ospedale, chiedendogli immediatamente scusa per quanto provocato.

http://www.spiegel.de/wirtschaft/soziales/0,1518,791920,00.html