Acqua pubblica e sprecata

9 ottobre 2011 | 15:40
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Acqua pubblica e sprecata

In Italia il 35% dell’acqua non arriva nei rubinetti disperdendosi nelle tubature. E ben 143 città medio grandi non  sono ancora collegate ad un sistema fognario adeguato. Gli sprechi maggiori si registrano in Molise e Basilicata mentre l’Europa minaccia dure sanzioni contro il nostro Paese. A riferire lo scenario dello spreco è il Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, Gian Vito Graziano, che guiderà un plotone di 600 esperti provenienti da tutt’Italia per il primo Forum Nazionale sull’Acqua «Fino all’Ultima Goccia» organizzato dal Cng ed in programma il 18 e 19 ottobre a Roma,  al Teatro Capranica. «L’acqua è un bene comune eppure -afferma Graziano- il 35% si disperde nelle tubature prima di arrivare nei rubinetti delle case degli italiani». «Una percentuale -avverte il geologo- che è aumentata rispetto agli ultimi anni e non diminuita. Le Regioni dove registriamo la percentuale più alta di dispersione sono il Molise,  La Basilicata. Basti pensare che attraverso un foro grande appena un millimetro si perdono 2.300 litri di acqua potabile al giorno». Ma non solo. Perchè, continua Graziano, «se in alcune aree del Paese si disperde questo bene comune, in altre, anche se poche, l’acqua non arriva proprio con danni importanti all’agricoltura ed all’imprenditoria».  «La dispersione incontrollata dell’acque è talora causa di dissesti di vario tipo -prosegue- e ben un terzo della nostra rete idrica sarebbe da cambiare. In una nostra inchiesta abbiamo rivelato che in Basilicata lo spreco dell’acqua è intorno al 45%. Ci siamo occupati dell’argomento sul nostro settimanale Basilicata24 in edicola ogni sabato.