Un paradiso verde distrutto dall’incuria

12 settembre 2011 | 15:03
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Un paradiso verde distrutto dall’incuria
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Un paradiso verde distrutto dall’incuria
Un paradiso verde distrutto dall’incuria
Un paradiso verde distrutto dall’incuria
Un paradiso verde distrutto dall’incuria

“Pietra iaccata”. Corleto Perticara, un’area verde distrutta dall’indifferenza e dal vandalismo

Incantevole per escursioni o semplici gite fuori porta. Ci si arriva seguendo per circa 12 Km una stradina comunale. Un ambiente particolare, un pittoresco paesaggio, un bosco fitto di querce e faggi ultracentenari. Alla mercé degli incivili e dei vandali. Sì, perché l’incuria, la sporcizia e il degrado la fanno da  padrone.

Paradiso verde. Una nicchia con statua della Madonna offre l’accesso a un vero e proprio paradiso verde. Un ambiente boschivo unico con una lussureggiante vegetazione. Un’emozione dopo l’altra, uno svago per tutta la famiglia, un’occasione in più per vivere a contatto con la natura. Meta perfetta per chi vuole trascorrere un po’ di buon tempo all’aria aperta, riposare e mangiare in comodità. A disposizione di tutti: area pic-nic, grandi tavoli, punti barbecue, acqua potabile, giostrine, piazzale per il parcheggio…

Lo scempio. Ma ecco la brutta sorpresa. Alcune panche dell’area pic-nic sono ridotte a scheletri di ferro, alcune griglie dei vari punti fuoco sono completamente deformate, e poi tra la vegetazione, i soliti rifiuti. Bidoni di ferro arrugginiti, cestini colmi di rifiuti che si sparpagliano per terra. Basta alzare lo sguardo e scorgere lampioni con i vetri spaccati o divelti. Le auto sostano all’interno dell’area verde, senza considerare il rischio di innescare un incendio, favorito dalle alte temperature delle marmitte catalitiche e dall’accumulo del sottostante materiale combustile: foglie e rami secchi. Insomma una situazione deprecabile e indegna.

Il percorso vita. Poco distante dall’area pic-nic, con tavoli e panche, si trova “Il percorso vita”. Un’area molto apprezzata da bambini e non, costellata di attrezzi ginnici in legno con cartelli esplicativi che ne suggeriscono la corretta esecuzione e anche un piccolo parco giochi fatto di altalene, giostrine dove arrampicarsi, bilancini, campetto da calcio… Un vero parco per il divertimento di tutti.

Fienile. All’ingresso dell’area attrezzata, oltre ad un forno a legna, interamente realizzato in pietra, c’è un fienile. Punto di riferimento per chi pratica equitazione e vuole far ristorare i cavalli.

Sentieri e sorgente. Il valore aggiunto dell’area, oltre al bellissimo panorama che si gode da lassù, è un percorso pedonale con sentieri battuti e scalette di legno. Il fitto fogliame garantisce una frescura davvero ristoratrice. Caratteristica è la sorgente che sgorga tra gli anfratti delle rocce e il fiumiciattolo che si snoda fra la folta vegetazione. Anche qui, cartacce e rimasugli di chi ci gozzoviglia. Un autentico paradiso naturale non può versare in queste condizioni.

Finanziamenti. Un cartello ricorda che l’intervento nell’area è stato finanziato con le risorse regionali derivanti dalle royalties delle estrazioni petrolifere. Una pezza “pulita” per rimediare ai buchi neri dei pozzi.

Rispetto. Un luogo dalla bellezza così prepotente deve mantenere rigorosamente il suo scenario incontaminato e suggestivo. Un patrimonio che tutti i cittadini hanno l’obbligo di conservare. Con buona educazione e buon senso. Agli enti preposti e alle autorità competenti il dovere di vigilare, salvaguardare, tutelare e recuperare il territorio naturale.