Strada statale Potenza-Melfi
Sarà panico, retorica o luogo comune, certo è che al grido “raddoppiate la Statale 658”, diventa facile lasciarsi attrarre
Siamo abituati a proposte stravaganti travestite da ipotesi serie e realizzabili. Ma spesso si tratta di soluzioni comode e impossibili, lunghe e costosissime. Che cosa c’è di vero nelle parole di chi ritiene che la Potenza-Melfi abbia diritto a diventare una specie di autostrada? Niente. Per diverse ragioni. Raddoppiare le corsie non vuol dire affatto diminuire il rischio di incidenti. Una strada più larga non è automaticamente più sicura. Con l’attuale volume di traffico sarebbe una follia raddoppiare il tracciato. Si, perché non è affatto vero che la Statale 658 è attraversata da una quantità impressionante di veicoli, come vuol fare credere qualcuno. E la Fiat non c’entra. Chi dice che è aumentato il traffico per causa della Fiat a Melfi, non ha mai percorso quella strada. Se aumento c’è stato è minimo ed è concentrato in alcune ore della giornata. Mettere in sicurezza una strada non vuol dire spendere 1 miliardo di euro per renderla ancora più comoda alle alte velocità. E poi seppure ci fossero i soldi, ci vorrebbero 20 anni prima di completare un’opera del genere. E nel frattempo? Mettiamo i piedi per terra e vediamo come stanno le cose. Spesso la Statale in questione è attraversata da pochi veicoli, il presunto traffico infernale non esiste. In alcune ore del giorno e in alcuni giorni aumenta l’intensità, ma rimane sempre a livelli molto accettabili. Sono i Tir il problema. I Tir rallentano il traffico e innervosiscono gli automobilisti. E quando l’automobilista si innervosisce diventa pericoloso. E i camionisti? Senza fare di tutta l’erba un fascio, bisogna denunciare il fatto che si comportano male. Stanno al telefono mentre guidano, non lasciano lo spazio nella coda tra più camion in corsia, non si accostano sulla destra della strada per favorire i sorpassi e spesso si lasciano distrarre dalla radio e dalla televisione. Alcuni guardano la tv mentre guidano. E veniamo agli automobilisti. Sorpassano spesso sui tracciati segnati dalle strisce continue, si dilettano anche a sorpassare in curva. Sono anche loro spesso al telefono, e a volte guidano dopo aver bevuto il solito mezzo bicchiere o senza aver dormito un’intera notte. E che dire dei limiti di velocità? Violati nel 98% dei casi.
Conclusione
Per mettere in sicurezza la Potenza-Melfi e prevenire incidenti assursi bisogna:
- che vengano rispettati il codice della strada e la segnaletica
- essere più educati alla guida
- controllare costantemente, ossia ogni giorno, l’intero tratto stradale con almeno due-tre pattuglie della polizia
- sistemare con modalità fissa almeno due rilevatori di velocità con tanto di cartello luminoso
- e se proprio vogliamo mettere mano al cemento e agli appalti, si potrebbero costruire altri due tratti di 500 metri ciascuno con una corsia per i veicoli lenti.
Questo è un modo possibile per fare le cose sul serio, senza spendere un miliardo di euro e senza aspettare 20 anni. I politici che ad ogni incidente gridano al raddoppio fanno davvero pena. Si possono fare delle cose e subito, ma nessuno mai le fa. Che ne dite, facciamo davvero qualcosa? Ve lo chiede chi la statale 658 la percorre ogni giorno andata e ritorno da quando è stata costruita.