Sanità, i cittadini pagano, i deputati no

6 settembre 2011 | 10:03
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Sanità, i cittadini pagano, i deputati no

Mentre i cittadini comuni devono fare i conti con i tagli alla sanità e rimetterci di tasca propria, per la solita casta dei parlamentari le cose vanno in direzione diametralmente opposta. A loro e ai loro familiari si rimoborsano tutte le prestazioni sanitarie. Finanche massaggi e chirurgia plastica.

Quanto ci costa la salute dei deputati. Per la prima volta viene tolto il segreto su quanto costa ai contribuenti l’assistenza sanitaria integrativa dei deputati. Si tratta di costi per cure che non vengono erogate dal sistema sanitario nazionale (le cui prestazioni sono gratis o al più pari al ticket), ma da una assistenza privata finanziata da Montecitorio. A rendere pubblici questi dati sono stati i radicali che da tempo svolgono una campagna di trasparenza denominata Parlamento WikiLeaks.
Va detto ancora che la Camera assicura un rimborso sanitario privato non solo ai 630 onorevoli. Ma anche a 1109 loro familiari compresi (per
volontà dell’ex presidente della Camera Pier Ferdinando Casini) i conviventi more uxorio.

Oltre dieci milioni di euro per la sanità dei deputati. Nel 2010, deputati (e parenti) vari hanno speso complessivamente 10 milioni e 117mila euro. Tre milioni e 92mila euro per spese odontoiatriche. Oltre tre milioni per ricoveri e interventi (eseguiti dunque non in ospedali o strutture convenzionati dove non si paga, ma in cliniche private). Quasi un milione di euro (976mila euro, per la precisione), per fisioterapia. Per visite varie, 698mila euro. Quattrocentottantotto mila euro per occhiali e 257mila per far fronte, con la psicoterapia, ai problemi psicologici e psichiatrici di deputati e dei loro familari.
Per curare i problemi delle vene varicose (voce “sclerosante”), 28mila e 138 euro. Visite omeopatiche 3mila e 636 euro. I deputati si sono anche
fatti curare in strutture del servizio sanitario nazionale, e dunque hanno chiesto il rimborso all’assistenza integrativa del Parlamento per 153mila
euro di ticket. Ma non tutti i numeri sull’assistenza sanitaria privata dei deputati sono stati diffuci.

Gratis anche la chirurgia plastica. Restano sconosciuti quelli per la balneoterapia, shiatsuterapia, massaggio sportivo ed elettroscultura (ginnastica passiva). Oltre gli importi degli interventi per chirurgia plastica. I questori della Camera non hanno voluto renderli noti. Ma a giudicare dalle facce di certe signore del Parlamento…conti salati anche quelli. Perché queste informazioni restano riservate, non accessibili? Cosa c’è da nascondere? Secondo i Questori della Camera: “Il sistema informatizzato di gestione contabile dei dati adottato dalla Camera non consente di estrarre le informazioni richieste.