Pertusillo, chiesto lo stato d’emergenza

13 settembre 2011 | 21:18
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Pertusillo, chiesto lo stato d’emergenza
Pertusillo, chiesto lo stato d’emergenza
Pertusillo, chiesto lo stato d’emergenza

Le analisi hanno rilevato presenza di fogna nell’invaso e successivamente trovate i due scarichi incriminati.

Ambientalisti sul piede di guerra. L’Oipa Italia Onlus, il costituendo gruppo delle Guardie Zoofile della Provincia di Potenza e l’associazione Ehpa hanno presentato al Ministero dell’Ambiente la richiesta per la proclamazione dello stato di emergenza dell’invaso del Pertusillo, le cui acque- si legge in una nota- destinate al consumo umano, risultano inquinate da batteri, idrocarburi e metalli pesanti. La richiesta giunge a seguito dei risultati delle analisi effettuate dalle associazioni ambiantaliste allarmate da un’elevata moria di pesci nelle acque del lago che si ripete ormai dal 2010.

Fogne che scaricano nel lago. Dalle ispezioni sono emersi due scarichi di reflui fognari non adeguatamente sottoposti a processo di depurazione, provenienti dai depuratori dei comuni di Paterno e Spinoso, che vanno a riversarsi direttamente nelle acque del lago. Le acque, destinate al consumo umano, sono quindi risultate fortemente inquinate dal punto di vista microbiologico e cariche di Coliformi totali, Coliformi fecali, Streptococchi fecali ed Escherina Coli, batteri tipici degli scarichi fognari. Sono state inoltre misurate concentrazioni di metalli pesanti (Alluminio, Ferro, Manganese e Piombo) ben oltre il limite di legge di idrocarburi.
Idrocarburi sul fondo del lago. Risulta in condizioni critiche anche il fondo del lago, dal momento che i sedimenti presentano tracce di metalli e idrocarburi di gran lunga superiori ai valori soglia dei riferimenti legislativi adottati per confronto. Il fondato timore è che gli idrocarburi siano ormai entrati nella catena alimentare, come suggerito dalla loro presenza nel miele prodotto in Val d’Agri, documentata da una pubblicazione scientifica internazionale. Le acque non trattate sono infatti usate per
l’agricoltura e, previa potabilizzazione, sono destinate all’uso umano. Tuttavia la potabilizzazione effettuata con i metodi attuali elimina l’inquinamento microbiologico ma non i metalli e gli idrocarburi.