Pasolini negli scatti di Mimì Notarangelo

14 settembre 2011 | 23:16
Share0
Pasolini negli scatti di Mimì Notarangelo
Pasolini negli scatti di Mimì Notarangelo
Pasolini negli scatti di Mimì Notarangelo
Pasolini negli scatti di Mimì Notarangelo
Pasolini negli scatti di Mimì Notarangelo
Pasolini negli scatti di Mimì Notarangelo

Nella splendida cornice seicentesca di Palazzo Lanfranchi è ancora visibile, fino al 24 settembre, il commosso omaggio che Domenico Notarangelo ha reso a Pier Paolo Pasolini nelle sue bellissime fotografie in bianco/nero. La mostra inaugurata il 24 maggio scorso con il patrocinio del Centro Studi pasoliniani di Casarsa della Delizia (PN) illustra momenti salienti della presenza dello scrittore e regista italiano a Matera durante la realizzazione delle riprese, nel 1964, de “Il Vangelo secondo Matteo”.

Pier Paolo Pasolini scelse Matera per il suo “sole ferocemente antico”. Le foto di Notarangelo così intense e partecipate riportano alla memoria quelle scene senza colore che diffusero in tutto il mondo lo sguardo su una città caratterizzata da un bianco abbagliante e, allo stesso tempo, conservarono dietro un ciak l’integrità dei Sassi e la memoria della loro cultura materiale nel tempo. Notarangelo conobbe Pasolini, con lui instaurò un vero e proprio rapporto di amicizia come con molti dei protagonisti dell’Italia degli anni ’60, fotografandone uno spaccato e divenendone lui stesso attivo protagonista. Corrispondente dell’Unità durante gli anni della nascita della questione meridionale, dirigente politico e amministratore locale è stato punto di riferimento del PCI in Lucania e nel Mezzogiorno. Mimì, come lo chiamano comunemente i suoi amici, appassionato di fotografia ha raccolto e documentato testimonianze di costume e di tradizioni popolari e religiose in Puglia e Basilicata. Guardando le sue foto emerge proprio questa sua propensione a narrare per immagini. Gli scatti, realizzati durante la preparazione del film, infatti, riescono a cogliere l’umanità vissuta in quel set evidenziando le inquietudini di un regista che si divide tra l’essere vicino ai suoi attori, alla madre Susanna, allo studente ribelle Irazoqui che impersona il Cristo e, la ricerca tutta interiore che lo porta spesso a isolarsi dal contesto; è forse in quei momenti che Pasolini medita circa la possibilità, attraverso la sua opera, di restituire ad un mondo contadino relegato ai margini una dignità letteraria.

Le foto narrano di passeggiate in compagnia degli interpreti, tra i ruderi di una città che in quegli anni si stava svuotando della sua popolazione contadina, di dialoghi muti, di paesaggi bruciati e scene girate sotto un sole cocente. Ricordi radicati in Notarangelo che, nel Vangelo secondo Matteo, impersona i panni di un giovanissimo centurione.

E’ inutile dire che quei fermo immagine ci restituiscono un brandello di storia fatta di ricordi del passato che coniugano una location cinematografica a una nuova memoria della città.

Il progetto fortemente voluto dalla Città di Matera si inserisce, proprio per questo, a pieno titolo tra gli eventi promossi per candidare la cittadina lucana a Capitale Europea della Cultura nel 2019 e vuole sottolineare come una storia di miseria quale quella dei Sassi possa essere trasformata in ‘nobiltà’.

All’interno della mostra, in una delle sale del Salone delle Arcate, è visibile anche un video omaggio a Enrique Irazoqui. Si tratta di provini a stampa inediti di Angelo Novi, importante fotografo di scena del cinema italiano collaboratore di molti registi italiani quali Pasolini, Bernardo Bertolucci, Sergio Leone. La Cineteca di Bologna e, in modo particolare il Centro Studi – Archivio Pier Paolo Pasolini, ne ha gentilmente concesso la visione.

Maggiori informazioni:

Il vangelo secondo Matera. Mostra fotografica di Domenico Notarangelo.

Dal 24 giugno al 24 settembre

Palazzo Lanfranchi – Matera

Museo Nazionale d’Arte Medioevale e Moderna della Basilicata

Orario:

ore 9:00 – 19:00. Mercoledì chiuso.

Tel. 0835 2562540