Parco, chi ha armato la mano dell’aggressore?

15 settembre 2011 | 15:19
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Parco, chi ha armato la mano dell’aggressore?

Ci scrivono con una lettera lucida, accorata ed equilibrata le Rappresentanze di Base dei lavoratori dell’Ente Parco del Pollino alle quali la Ola (Organizzazione lucana ambientalista) esprime la propria solidarietà e vicinanza, non solo per il gesto di una persona fragile, ma per chi oggi intende utilizzare tale gravissimo e deprecabile fatto per sferrare un attacco all’istituzione del parco del Pollino e ai parchi italiani. Sono evidenti, infatti, le strumentalizzazioni che stanno susseguendosi a questo gesto, preceduto da alcune campagne di stampa, al punto che sempre gli stessi mass-media, partendo da un episodio che avrebbe dovuto essere immediatamente condannato ed isolato da tutte le forze politiche, stanno offrendo spazio a discutibili moti di solidarietà con l’aggressore. È così che assistiamo ad un attacco odioso ed inaccettabile all’istituzione parco, avallato da “insospettabili” della politica lucana che si spingono addirittura a considerare, così come fa oggi il senatore Filippo Bubbico su un quotidiano locale, la “tutela dell’ambiente fonte di infelicità”.

La Ola, da sempre critica nei confronti dell’attuale gestione del parco del Pollino per la cattiva condotta non sempre rispettosa del mandato affidatogli dalle leggi (decisioni sui tagli boschivi nel parco, centrale del Mercure), con altrettanta decisione condanna il tentativo odioso di chi oggi vuol distorcere la realtà, trasformando gli aggrediti in aggressori, additando il parco ed il personale come all’origine del male, di ogni male delle comunità. Una facile demagogia, questa, degna del peggior fascismo che questa nostra terra abbia mai dovuto conoscere, che sarebbe necessario invece che tutti smascherino e isolino.

OLA (Organizzazione Lucana Ambientalista)