Basilicata: deserto o regione ancora vivibile?

5 settembre 2011 | 14:54
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Basilicata: deserto o regione ancora vivibile?

Quando si parla di petrolio , toccando la sfera delle autorizzazioni dei vari pozzi, diventano prevedibili le difese di ufficio dei singoli territori della Basilicata. Bene ha fatto il Consigliere Enrico  Mazzeo Cicchetti dell’Idv a prendere posizione per il pozzo 1 di Marsico Nuovo anche se, bisogna tenerlo bene a mente, se non si definisce in modo chiaro la localizzazione dell’attività estrattiva sul nostro territorio si rischia, per assicurare l’estrazione di 125/126000 barili al giorno, di vedere perforare l’intero territorio e di dover ricorrere a difese d’ufficio quotidiane. Quindi necessita una scelta o delle scelte chiare rispetto a ciò che realmente questa Basilicata deve diventare: un deserto o ancora una regione ambientalmente vivibile? Del resto sempre nel partito di Mazzeo non è chiara ed univoca la decisione se petrolio si o petrolio no, inducendo in una dicotomia di posizione a favore di quanto sta facendo il Governo regionale o contro. Non sarebbe la prima volta anche su altri argomenti.
Nel recente dibattito consiliare regionale sul “memorandum” molte sono state le perplessità espresse sull’argomento,opinioni divergenti che hanno fatto mescolare    logiche di appartenenza politica , confondendo ruoli di maggioranza ed opposizione. Per troppi anni ho cercato, invano, di far accentrare l’attenzione sui reali rischi derivanti dal  petrolio, invitando il governo regionale a temporeggiare sul suo  utilizzo ed a considerarlo una risorsa da  preservare  strategicamente , invece, dal ’98 ad oggi è stata una “damnatio memoriae” per la Basilicata, utilizzata male e senza alcun tipo di ritorno: né in termini di vantaggio economico né in termini occupazionali e di salute. Un esempio per tutti :il settore dell’agricoltura di qualità su cui abbiamo investito, con riconoscimenti di Dop, Igt, Docg su molti prodotti tipici, creando filiere, mi chiedo, per quanto tempo manterrà  i parametri stabiliti per tali riconoscimenti? Lo stesso dicasi per il settore del turismo. Capisco che  le condizioni economiche attuali della Basilicata  che registra  minori trasferimenti ed esclusione della Basilicata dalla programmazione economica nazionale (Fas , Piano per il Sud) inducono a sfruttare la posizione di interesse e, per rispondere alle  priorità , a contrattare con  lo Stato ,che in questo settore ha bisogno di Noi, cercando di cogliere il massimo vantaggio in termini di risultato ma, considerando le condizioni critiche che attanagliano la nostra comunità scelte errate porterebbero ad  una soluzione irreversibile di “imago mortis”. Non ci possiamo più concedere il lusso di sbagliare,vigileremo affinchè il fine ultimo sia quello di difendere gli interessi dei Lucani , l’interesse della Basilicata tutta e non l’interesse degli affari.

        Il Consigliere Regionale
        Francesco Mollica