Acque inquinate a Calvello, cosa dicono le analisi

15 settembre 2011 | 15:34
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Acque inquinate a Calvello, cosa dicono le analisi

Il movimento politico Io Amo la Lucania presenterà, sabato 17 settembre, alle ore 18.30 presso la Sala consiliare del Comune di Calvello, i risultati degli esami eseguiti  da un gruppo scientifico del C.N.R. di Bari su alcuni campioni  delle acque sotterranee e terreni, in corrispondenza della sorgente Acqua dell’Abete e della sorgente Sulfurea. Entrambe le sorgenti, lo ricordiamo, furono poste sotto sequestro dalla magistratura,  l’ultima lo scorso luglio, per la presenza di fluidi, di natura non meglio specificata, di colore rossastro. “Il gruppo Io Amo la Lucania – affermò Navazio sulla stampa, all’indomani del sequestro – si farà carico personalmente del problema delle falde inquinate che da anni sta investendo il territorio di Calvello”. Un impegno che il consigliere regionale, Alfonso Ernesto Navazio, aveva preso lo scorso novembre insieme alla comunità di Calvello in occasione del convegno “Abbiamo il diritto di sapere!” durante il quale, attraverso un’analisi tecnico-scientifica, venne illustrata l’evoluzione del problema dal 2003 ad oggi facendo riferimento in particolare alle sorgenti Acqua Sulfurea e Acqua dell’Abete.
Ad illustrare i risultati sarà l’ingegnere Maurizio Polemio, responsabile della sede di Bari dell’Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica (IRPI), insieme al geologo Giampiero D’Ecclesiis. Tra i relatori, oltre al consigliere Navazio, anche il direttore generale dell’ARPAB, Raffaele Vita e l’avvocato Raffaela Forliano.
A moderare l’incontro la giornalista Giusi Cavallo, direttore del settimanale Basilicata24 e del quotidiano online www.basilicata24.it