



Shoah, in lingua ebraica שואה, significa desolazione, catastrofe, disastro
Testimonianza rilevante in Italia meridionale di attestazione funeraria ebraica, le catacombe venosine sono state anche quest’estate chiuse ai visitatori per lavori di riqualificazione ambientale, restauro, recupero funzionale e scavo archeologico.
Breve riepilogo storico
Dopo il terremto del 1980, che rese instabili le strutture, le catacombe divennero visitabili a singhiozzo con visite mirate e concordate preventivamente, fino quando nel 1995 furono definitvamente chiuse. Nel 2002 cominciarono i lavori di recupero e restauro conclusi nel 2007.
Il 21 ottobre dello stesso anno, dopo un convegno tenutosi per l’occasione nella sala del trono all’interno del castello di Pirro del balzo, furono inaugurate in presenza delle autorità cittadine, regionali ed un rappresentante del governo.
Vi ereno presenti inoltre Riccardo Di Segni, rabbino capo della comunità ebraica di Roma, Giacomo Saban, in rappresentanza del presidente dell’Ucei e Bruno Orvieto, presidente della Fondazione per i Beni culturali ebraici in Italia.
Nel depliant informativo distribuito per l’occasione vi era scritto che il monumento sarebbe stato visitabile su prenotazione, ma in pochi furono i fortunati che riuscirono a visitarle, infatti vennero ben presto chiusi i battenti ai turisti fino a che nuovi problemi alle strutture resero necessaria l’apertura di un nuovo cantiere di lavori tutt’ora in corso.
Un monumento di scienza e di incontro di antichi popoli e religioni.
Scavate all’interno delle colline della Maddalena, poste fuori e ad est dell’abitato cittadino costituiscono una rilevante documentazione epigrafica giudaica così vasta e continua da ricoprire l’arco di sei secoli. Dallo studio delle epigrafi emerge che il nucleo di Ebrei venosini non era di origine palestinese e mesopotamico, ma apparteneva all’area linguistica e culturale ebreo-ellenistica.
Cultori di scienze mediche, dediti al commercio e all’artigianato locale, gli Ebrei residenti a venosa praticavano il proprio culto con loro sacerdoti e propri templi ed erano talmente inseriti che molti di loro erano arrivati a ricoprire cariche determinanti nell’amministrazione cittadina, quali maiores civitatis e vir laudabilis.
Poco più a nord del sentiero che porta alle monumento ebraico inoltre, vi sono catacombe cristiane dello stesso tipo a testimoniare un antica e consolidata convivenza pacifica già anticamente a Venosa fra i popoli delle due religioni.
Storia
Molto altro ancora si potrebbe riferire di quest’importantissimo monumento che può rivelarci ancora tanto, ed è vero anche ciò che scriveva Marco Tullio Cicerone: “La storia è testimone dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra di vita, nunzia dell’antichità” (De Oratore 2.36), ma è anche vero, forse, che la storia insegna solo a chi vuole apprendere.