Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta di Antonio Nicastro che in molte occasioni ha cercato (invano?) di ottenere informazioni circa il monitoraggio ambientale dell’area circostante la Siderpotenza
Ancora una volta mi vedo costretto a scrivere in maniera pubblica all’Assessorato all’Ambiente della Regione Basilicata per avere un riscontro ad una richiesta di dati e notizie afferenti l’attività del Dipartimento Ambiente e Territorio, già in passato per avere un riscontro ho dovuto sollecitare l’intervento del Difensore Civico, che ringrazio per la premura con cui segue le mie richieste. E’ inconcepibile che il Dipartimento da Lei coordinato sia restio a fornire notizie o spiegazioni richieste da un cittadino singolo ma che interessano l’intera collettività per le implicazioni sulla salute e la tutela dell’ambiente.
Riepilogo brevemente i motivi che mi inducono a rivolgermi a lei.
In data 12/2/2011 facevo pervenire ai Dipartimenti Ambiente e Salute della Regione Basilicata e all’Amministrazione provinciale di Potenza formale richiesta di informazioni circa l’eventuale inquinamento prodotto dai fumi provenienti dalla Siderpotenza del gruppo Ferriere Nord di Potenza. Mentre Dipartimento regionale Salute e Amministrazione Provinciale riscontravano la mia nota il Dipartimento Ambiente manteneva rigoroso riserbo inducendomi a ripresentare l’istanza in data 18/3/2011.
Nel frattempo mi perveniva documentazione dell’ARPAB relativa a tre campagne di monitoraggio effettuate nell’area ove insiste lo stabilimento siderurgico relativo agli anni 2008 e 2009.
Perdurando il silenzio ho chiesto al Difensore Civico regionale di intervenire per indurre il Dipartimento Ambiente a fornire un riscontro, solo in data 20/06/2011, a firma del Dr Lambiase, mi veniva fornito riscontro. Non condividendo molte risposte, non avendone ricevute altre mi sono di nuovo rivolto al Dipartimento Ambiente con nota del 15 /07/ 2011 invocando l’applicazione della legge 241/90 che obbliga le Istituzioni interessate a dar riscontro nel termine perentorio di 30 giorni, circostanza che non si è verificata.
Una mia richiesta di dati sull’emissione dei fumi delle Ferriere Nord di Potenza rivolta all’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ente statale) veniva immediatamente esaudita ed i dati pervenuti non sono per nulla tranquillizzanti: dal 2005 al 2009 (i dati 2010 sono in attesa di validazione): i valori dello zinco immessi in atmosfera risultano, nel 2009, 35 volte superiori al consentito, fuori norma anche le emissioni di piombo, cadmio, rame e cromo.
Per meglio comprendere tutti i particolari allego copie della corrispondenza intercorsa.
Alla luce di quanto sopra, tornando ad invocare l’applicazione della Legge 241/90, chiedo che mi si dia riscontro alla nota del 15 luglio 2011, se ciò non avverrà in tempi ragionevolmente brevi sarà mia cura segnalare la violazione della citata Legge 241/90 alla Procura della Repubblica, in particolare chiedo di sapere quali sono i reali motivi per cui 5 anni non sono bastati a rilasciare l’Autorizzazione Integrata Ambientale e per quale motivo in Basilicata, nonostante la presenza di impianti che sicuramente la producono, non si è mai provveduto a monitorare la presenza di diossina.
Ringrazio per l’attenzione che si vorrà prestare e con l’occasione porgo molti deferenti saluti. ANTONIO NICASTRO