



Un importante pezzo della preistoria scoperto e dimenticato. Il parco archeologico di Venosa “chiuso” ai turisti
Il sito di Loreto-Notarchirico
Il sito di Notarchirico comprende una sovrapposizione di undici livelli di frequentazione risalenti al Paleolitico Inferiore con testimonianze che abbracciano un periodo di tempo tra 600.000 e 300.000 anni fa circa, costituendo finora la più lunga sequenza relativamente alla preistoria, più antica del sud Italia.
Fra le tante rilevanti scoperte relative alla flora, alla fauna e alle attività umane, ricordiamo che nel 1985 gli scavi condussero al ritrovamento di un femore umano riferito ad un individuo femminile adulto di Homo Erectus vissuto circa 300.000 anni fa.
Si tratta del primo resto umano di tale antichità proveniente dall’Italia meridionale.
Ostruzioni per la visita
Ma tutto ciò evidentemente, non è mai stato sufficiente a determinare la valorizzazzione di un sito sempre deserto che a tutt’oggi è visitabile solo dietro ufficiale domanda alla Soprintendenza. Ciò vuol dire che se decidete di punto in bianco di presentarvi a Venosa e chiedere di visitare il sito di Notarchirico, dovrete innanzitutto presentare formale richiesta, attendere che vi venga data risposta e successivamente verrete accompagnati. Ma fate bene attenzione a presentarvi durante i giorni lavorativi, che non vi venga la bizzarra idea di voler passare un week end culturale, perchè gli uffici, il fine settimana sono ovviamente chiusi. Perchè a quel punto dovrete attendere il lunedì per la risposta, quando sarete impegnati in mille problemi lavorativi, ma con la consolazione che il sito che andreste a visitare (nel caso ne aveste ancora voglia) il fine settimana successivo, sarà sicuramente un po’ più preistorico di prima.