Truffa del finto maresciallo, 80enne di Avigliano sventa il colpo e li fa arrestare

14 settembre 2024 | 11:53
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Truffa del finto maresciallo, 80enne di Avigliano sventa il colpo e li fa arrestare

La donna ha allertato subito i carabinieri che hanno bloccato due giovani napoletani

Ad Avigliano, in provincia di Potenza, un’anziana donna che aveva ricevuto una telefonata da un sedicente Maresciallo dei Carabinieri si è rivolta ai veri Carabinieri che hanno individuato ed arrestato due 21enni della provincia di Napoli. Nella giornata di martedì scorso, la donna è stata contattata da un sedicente maresciallo dell’Arma che le prospettava conseguenze penali nei confronti del nipote qualora non avesse provveduto a versare la somma di 4.500 euro per sbloccare un pacco postale relativo ad un acquisto effettuato dal congiunto. La vittima prescelta, però, non si è lasciata intimidire avvisando i veri Carabinieri della telefonata ricevuta.

In pochissimo tempo, gli investigatori del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Potenza hanno raggiunto il comune aviglianese individuando, non lontano dall’abitazione della donna, un’auto, risultata intestata ad una società di noleggio, a bordo della quale vi erano due persone, identificate in due 21enni della provincia di Napoli. I successivi accertamenti svolti dai Carabinieri del Reparto Operativo e della locale Stazione hanno permesso di dimostrare come uno dei due, qualche minuto prima dell’intervento degli uomini della Benemerita, si fosse anche presentato presso il domicilio dell’anziana come direttore dell’ufficio postale incaricato di riscuotere la somma di denaro. Grazie alla diffidenza della donna e al contestuale sopraggiungere di alcuni vicini, il giovane ha desistito dal suo intento ricongiungendosi al complice e venendo entrambi bloccati, poco dopo, dai militari dell’Arma.

I due giovani, al termine delle formalità di rito, sono stati dichiarati in stato di arresto e accompagnati, come disposto dall’Autorità Giudiziaria potentina, alla Casa Circondariale di Potenza. A seguito della convalida, il Gip del Tribunale di Potenza, che ha configurato il reato di tentata estorsione nei confronti dei due 21enni, ha disposto la misura restrittiva degli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico.